Ospite ieri sera di 'Barba e capelli', il salotto televisivo in onda su TRC, Giovanni Carnevali, dirigente del Sassuolo, ha parlato del momento della società neroverde e non solo. Non poteva mancare un commento sulla situazione legata al Coronavirus e che ha portato al rinvio di Atalanta-Sassuolo e che porterà probabilmente a giocare Sassuolo-Brescia a porte chiuse. Ecco le sue parole riportate dal Resto del Carlino in edicola stamani: "Una situazione surreale: poca gente e molta preoccupazione, che ho visto più attenuata a Sassuolo, anche se abbiamo deciso di sospendere tutte le attività, tranne quelle della prima squadra e della Primavera. Questa emergenza è un'altra fase complicata di una stagione per noi già difficile, che ci ha visto perdere Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli".

Giorgio Squinzi e Adriana Spazzoli?
"Perderli è stato un colpo durissimo, anche a livello personale. Aver lavorato con loro è stato un privilegio, e del Dottore e della Dottoressa conservo ricordi unici. Persone speciali, di un'umiltà straordinaria: per dire, una volta il Dottore venne a Reggio a vedere una partita ed era preoccupato perché si era dimenticato il pass per entrare: 'Dottore, lo stadio è suo', gli dissi, e del resto Squinzi era fatto così".

La famiglia Squinzi continuerà a investire nel Sassuolo?
"Veronica ha preso il posto della madre come vicepresidente, la proprietà continua a investire: la nostra forza è legata alla programmazione, e alle spalle del Sassuolo c'è un gruppo che ne asseconda il percorso a lungo termine già intrapreso. Tocca a noi attuare una politica corretta, che tenga d'occhio i bilanci e chiuda in pareggio, anche se per una società come il Sassuolo, questo impone di acquistare a poco e rivendere a tanto".

Che prospettive ha il Sassuolo?
"Il Sassuolo rappresenta una città piccola ma ha fatto passi da gigante. Sette anni in A e una politica oculata ci hanno garantito solidità, abbiamo rapporti importanti con grandi società, trattiamo con Chelsea e Barcellona, facciamo crescere giocatori che poi vanno alla Juve, alla Lazio, all'Inter, e li cediamo non perché obbligati ma perché i giocatori, una volta valorizzati, vogliono misurarsi a certi livelli. Penso ad Acerbi: lo avremmo tenuto, ma lui voleva andare. I budget si rispettano anche con cessioni dolorose, ma necessarie".

Che stagione è stata fino a questo punto?
"Non semplice, e condizionata da diversi fattori: la perdita di Giorgio e Adriana, i punti lasciati per strada, gli infortuni che ci hanno tolto a lungo giocatori importanti. Una stagione anomala e, se è presto per fare bilanci, possiamo essere soddisfatti: la classifica è discreta, e il campionato, che ha alzato l' asticella, è bello ed avvincente".

Il rinnovo di De Zerbi?
"E' un grande tecnico, destinato a grandi palcoscenici e il gran parlare che si fa attorno alla sua scadenza contrattuale ci sta, e ne discuteremo. Oltre al mister ci sono altre figure oggi molto importanti per il Sassuolo con il contratto in scadenza, ma tutto verrà verificato sulla base della programmazione che faremo e della coincidenza di idee. Ma di lui, ripeto, siamo contenti".

Sezione: News / Data: Mer 26 febbraio 2020 alle 12:41
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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