Ci eravamo lasciati prima della sosta con alcune certezze ritrovate. Ci ritroviamo post-sosta con tanti dubbi in più e forse a questo punto anche l'amichevole persa al Ricci contro la Feralpisalò la settimana scorsa poteva suonare come primo campanello d'allarme. Un Sassuolo al gran completo come mai prima d'ora, con la sola eccezione di Andrea Consigli (oltre al lungodegente Alvarez) non riesce ad avere la meglio di un Frosinone che ha messo in campo determinate qualità, che al Sassuolo continuano a mancare. Ci ripetiamo ma la squadra continua a non imparare dagli errori. E dire che stavolta l'approccio alla gara era stato anche giusto, con un paio di situazioni pericolose e il doppio vantaggio con un ritrovato Pinamonti (splendido il secondo gol) a mettere nella giusta direzione la partita. Ma le partite ormai durano 100 minuti e bisogna mantenere alta la concentrazione fino alla fine, soprattutto in Serie A. E qualcuno tutto questo non l'ha ancora capito. Presunzione e superficialità sono costate di nuovo i 3 punti. Un ko, quello con il Frosinone dei tanti ex (ma cosa ha preso Turati su Toljan?) che fa male ma che deve servire come punto di svolta. Con il brutto secondo tempo si è toccato il fondo: ora bisogna risalire.

E anche mister Dionisi stavolta qualche colpa ce l'ha. Il Sassuolo ha una squadra giovane ma tanti giovani non giocano, così come ancora non giocano tanti dei nuovi arrivati (tanti sono giovanissimi): a parte Cragno che è sceso in campo a causa dell'infortunio di Consigli, in queste prime giornate solo Vina e Boloca hanno trovato spazio con continuità nell'undici titolare, nonostante siano arrivati ben 11 acquisti e la metà già nei primi giorni di ritiro. Dionisi è ripartito dalle certezze ma forse qualcosa in più va fatta. Dispiace dirlo ma perché continuare a insistere con Ruan Tressoldi? Sbaglia letture in ogni partita, poi spesso riesce a metterci una pezza con lo sprint e con il fisico, ma commette anche tanti e grossolani errori che, sfortunatamente per lui, sono costati anche tanti punti al Sassuolo. E allora perché non provare a cambiare? Mattia Viti contro l'Atalanta era sembrato attento e ordinato ad esempio ed è uscito dal campo sullo 0-0, poi non si è più rivisto.

Abbiamo parlato di annata difficile e complicata, di anno zero. Bisogna compattarsi e stare vicini ai ragazzi. Le critiche distruttive non servono a nulla e non portano a nulla. È un momento difficile con soli 3 punti dopo 4 giornate (e un calendario non semplice, va detto), 9 gol subiti che fanno del Sassuolo la seconda peggior difesa (solo l'Empoli dopo il 7-0 di Roma ha fatto peggio= ma forse, sulla carta, anche se Di Francesco è finalmente rinato e sta guidando alla grande il Frosinone (non posso non essere contento per il suo ritorno, troppe società non lo hanno trattato con il rispetto che avrebbe meritato) si poteva pensare ad almeno 4 punti. Così non è stato. Ora sotto con Juventus e Inter, due gare sulla carta proibitive ma il Sassuolo ha dimostrato spesso e volentieri di saper ribaltare quella carta. E ora c'è necessità di fare punti e ci si deve aggrappare a tutto, anche alla cabala.

Sezione: Editoriali / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 12:20
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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