Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sassuolo, ha parlato a Nero&Verde, raccontando le sue sensazioni sul vivaio neroverde, a cominciare dalla Primavera che ieri ha perso la sua imbattibilità in casa del Cagliari (intervista realizzata prima del ko): "È un campionato molto interessante e competitivo, di grande formazione, è una vera seconda squadra per le società. Quest'anno siamo partiti con il piede giusto, i ragazzi stanno facendo bene e ci stanno dando grandi soddisfazioni. È difficilissimo essere all'altezza della situazione in un campionato così competitivo, tante squadre fanno grandi investimenti. Noi non disegniamo degli investimenti in quell'annata però la soddisfazione più grande è che riusciamo a portare dei ragazzi dall'attività di base al campionato Primavera, per dargli poi una spinta per il futuro prossimo per affacciarsi tra i pro".

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Qual è stata la difficoltà più grande da quando sei a Sassuolo?
"La difficoltà più grossa all'inizio, c'erano solo 8 squadre e abbiamo cercato di strutturare tutte le annate. Ora abbiamo 13 squadre e abbiamo cercato di alzare l'asticella in tutte le annate, cosa che non è mai facile. Poi ho la fortuna di far parte di questa grande società e con una proprietà fortissima, con Mapei alle spalle abbiamo avuto la fortuna di poter crescere in maniera esponenziale. A parte i risultati che sono una conseguenza del lavoro fatto, la soddisfazione più grande è vedere tanti giovani che si affacciano in prima squadra, qualcuno ci ha dato grandi soddisfazioni come Raspadori, Erlic, Turati, Marin, Flamingo, Ravanelli, ne dimentico tanti altri, che hanno fatto un percorso con noi tra i giovani e sono arrivati in categorie importanti, per cui penso che avendo la possibilità di lavorare in una certa maniera ci si possa togliere grandi soddisfazioni".

D'Andrea?
"Luca è un ragazzino molto interessante, che è andato in ritiro con la prima squadra, non l'ho citato perché è l'ultimo tassello ad essersi affacciato in prima squadra, stiamo cercando di fare un lavoro di grande qualità e continuativo".

Non è semplice gestire un settore giovanile...
"Sento spesso parlare di settore giovanile da tanti che forse non sanno nemmeno da dove si inizia perché penso che non tutti ci credano veramente. Noi l'abbiamo dimostrato con i fatti di voler fare le cose in una certa maniera, di poterli vedere in prima squadra, e da quando c'è il centro sportivo questa società ha fatto uno step in avanti e speriamo che in futuro si possa allargare per portare anche i più piccoli. Noi abbiamo grande attenzione dalla proprietà, dall'amministratore che ci tiene in maniera particolare al lavoro dei giovani, ne parla perché è a conoscenza quotidianamente di quello che accade, penso che da altre parti questa attenzione non ci sia".

Qual è l'input che dà Palmieri?
"L'input che do io fino all'Under 18 è quello di costruire dei percorsi formativi, per veder crescere i ragazzi per poterli portare in Primavera dove poi purtroppo il campionato richiede anche dei risultati. La competizione poi c'è anche nelle categorie inferiori, io volevo vincere anche quando giocavo in mezzo alla strada, io voglio vincere sempre ancora adesso, ma qui c'è un percorso formativo da fare, un percorso di crescita sia tecnico che sotto l'aspetto della persona e noi quello non dobbiamo tralasciarlo e dimenticarlo".

Sezione: Settore Giovanile / Data: Lun 31 ottobre 2022 alle 12:01
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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