Lazar Samardzic sarà uno dei pericoli principali per la porta di Consigli in vista di Sassuolo-Udinese. Il talento serbo classe 2002 ha parlato a La Repubblica: "Il mister mi chiede tanto, devo migliorare in difesa e ce la sto mettendo tutta. Mi sento il leader tecnico di questo gruppo, e sono i miei compagni a dirmelo. Sanno che sono forte con i piedi, ora devo fare il salto di qualità. Devo prendere la squadra in mano".

Al termine della scorsa stagione siete arrivati a metà classifica, come l’anno prima. Ora avete solo tre punti in più della terzultima. Cosa cambia?
"La differenza è grande. C’è tanta pressione. Abbiamo anche un po’ di paura, ed è normale quando sei così giù. Guardiamo in alto, vogliamo risalire. Ma al tempo stesso pensiamo alla prossima partita. E quella di lunedì col Sassuolo sarà importantissima".

Cosa vi siete detti in spogliatoio?
"Che dobbiamo ragionare partita dopo partita. Dobbiamo vincere tanto. Anzi sempre, se possibile".

Come si fa?
"Anzitutto, tenendo la palla. E quando la abbiamo, dobbiamo creare più occasioni".

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Come mai dopo Lipsia ha scelto di giocare proprio a Udine?
"Ci siamo confrontati con i miei agenti, cercavamo un posto dove io potessi crescere. Una piccola città come Udine è perfetta, per me che sono nato a Berlino. Ho trovato un club moderno, con la giusta ambizione, ma dove i tifosi ti lasciano tranquillo. Penso sia il posto perfetto per crescere. In Serie A si gioca un bel calcio, con la mia creatività posso aggiungere tanto e fare la differenza".

In questo campionato, c’è una squadra che l’ha stupita?
"Solo l’Inter. Sono troppo forti. Con noi hanno vinto quattro a zero, è molto difficile affrontarli".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Sab 30 marzo 2024 alle 10:33
Autore: Sarah G. Comotto
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