Intervista a Tutti Convocati su Radio 24 per l'ex allenatore del Sassuolo Roberto De Zerbi. Il tecnico ha detto la sua sulla Nazionale e anche sui suoi ragazzi ora con l'Italia: "Ormai siamo abituati troppo bene - riporta CalcioNews24.com - La squadra di Mancini sta divertendo e sta vincendo. Vittoria meritata contro una squadra che vinceva 2-0 contro la Francia".

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Squadra?
"Bastoni ha la personalità di un veterano. L’Italia ha tanti elementi giovani e forti. Noi al Sassuolo abbiamo puntato su diversi ragazzi, come Locatelli, Berardi e Raspadori. Siamo orgogliosi che ora giochino in Nazionale".

DNA cambiato nel calcio italiano?
"No, credo che ognuno debba avere il proprio. C’è una cerchia di allenatori che pensa in un modo e altri in un altro, non è che ci sia un modo giusto o sbagliato a priori".

Gasperini?
"I giocatori che passano da Gasperini hanno sempre un rendimento migliore se lo si confronta al prima e al dopo delle loro carriere".

Locatelli?
"Locatelli andando alla Juve ha conosciuto cosa significhi la squadra grossa e cosa sia la pressione. Non avevo dubbi si imponesse, ha la sana presunzione che deve avere un calciatore del suo livello. E l’Europeo lo ha aiutato come convinzione. L’ambiente Sassuolo credo sia stato determinante per Locatelli. Non so se rimanendo al Milan sarebbe potuto arrivare a questi livelli, ma venendo da noi è tornato un po’ indietro e lo aveva capito. Un passo indietro per farne poi due o tre in avanti".

Shakhtar?
"Mi trovo bene con lo Shakhtar Donetsk. Ho incontrato un po’ di difficoltà con la lingua e per il campionato è diverso. Mi veniva più semplice preparare la partita in Italia, per i nomi era più facile. E’ la seconda volta dopo il Foggia che gioco per vincere".

Giochisti?
"So quello che si dice sui giochisti, sul fatto che vincano gli altri. Queste cose mi motivano e mi spingono a voler ancora più vincere. E’ stata una bella soddisfazione battere 3-0 i campioni in carica della Dinamo Kiev in Supercoppa di Ucraina".

Doppia partita contro il Real Madrid?
"Io di solito non penso oltre la prima partita che vado a disputare, però la Champions League è prestigiosa e gratificante da giocare per chi è partito 9 anni fa dalla Serie D".

Champions?
"La Champions bella vetrina, ma tra campionato e Champions tengo più al primo, perchè voglio ripristinare le gerarchie in Ucraina. Non siamo ancora pronti per fare la Champions come vorrei farla. Siamo appena partiti e ci sono troppi giocatori acerbi".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Dom 10 ottobre 2021 alle 18:11
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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