Emil Ceide è un nuovo colpo di mercato del Sassuolo. Il giocatore norvegese ha lasciato il Rosenborg per firmare con i neroverdi. Mamma Ingvill Konradsen, intervistata da CronacheDiSpogliatoio, ha parlato della nuova avventura italiana del figlio: "Finnsnes è la mia città natale. Ora viviamo a Trondheim, ha quasi tanti abitanti come Modena [che i Ceide hanno da poco visitato, N.d.A]. Prima eravamo ad Haiti. In un viaggio in Ecuador, ho conosciuto Edwin, il mio ex marito. Ci siamo trasferiti a Haiti e assieme abbiamo lanciato Prosjekt Haiti nel 2000 [una ONG che promuove educazione e imprenditoria nel paese più povero dell’emisfero occidentale, N.d.A]. Oggi Edwin è sindaco di St. Louis du Sud, ha frequentato l’accademia militare in Ecuador ed era commissario della polizia haitiana. Siamo partiti per la Norvegia tre settimane prima del terremoto, la nostra casa è stata distrutta. Nei 4 anni a Haiti, Emil e Mikkel giocavano per strada, tra le case, coi vicini. Tutti adulti. Vincevano sempre loro due [ride, N.d.A]. Questo li ha fatti crescere. E sono contenta: il Champions FC, la squadra di Haiti dove giocavano, otterrà dei soldi dal trasferimento di Emil al Sassuolo".

LEGGI ANCHE: Ciervo-Ceide-Moro: nasce già adesso il Sassuolo del futuro

Galeotta è una foto. La Midnattsol Cup, "Coppa del Sole di Mezzanotte", è un torneo che si gioca tra sole squadre dentro il circolo polare artico, dove appunto si osserva il fenomeno astronomico. Emil e Mikkel lo giocano, in una squadra mista, con delle ragazze: "Sono tutti ragazzi di Finnsnes. Nel 2017 i ragazzi vengono rifiutati dal Tromsø FC, ho googlato il Rosenborg a cui ho chiesto di far fare un provino ai miei figli. Hanno accettato. Il resto è storia". Il 1° agosto scorso, il Rosenborg vince 11-1 in Coppa di Norvegia, Emil fa 3 gol e 4 assist. Il mister è il leggendario Åge Hareide, che di qui in poi dà fiducia a Ceide. E il 22 agosto Emil si ripete con un gol che molti ricordano: "Tutto Lerkendal [lo stadio del Rosenborg, N.d.A] stava gridando a pieni polmoni. E c’è un momento speciale quando Emil corre dietro a Mikkel per festeggiare…", racconta Ingvill a Cronache.

E ora l’Italia. Come hanno reagito al trasferimento di Emil in neroverde? "Mikkel è un fratello gemello molto premuroso. C’è un terzo fratello più grande, Odin. Tutti al settimo cielo, Emil non credeva alle sue orecchie quando il suo agente gli ha detto che il Sassuolo lo seguiva da un po’. Emil non beve alcool, in Italia non berrà vino. Vuole imparare l’italiano e ha già iniziato a frequentare le lezioni di lingua al Sassuolo. Ovviamente gli piace il calcio, ma pure il basket. Gioca alla Playstation coi suoi amici". Quanti sacrifici, a partire dalle scuole medie: "Niente alcool né dolci. Da piccoli, mamma e papà ci dicevamo sempre di rincorrere i nostri sogni. Ci hanno sempre insegnato a fare sacrifici, pur di farcela. Ora non penso a queste tentazioni, abbiamo rinunciato a lungo. Non so neanche che mi sto perdendo".

Anche il fratello di Emil è un calciatore. Si chiama Mikkel, è gemello del neo acquisto neroverde, ed è un calciatore, ma gioca in difesa: "Ne ero certa. Sapevo che lui e Mikkel sarebbero diventati professionisti da quando avevano 6/7 anni" ha detto la mamma. Queste invece le parole di Mikkel: "Ma gioco anche da mediano. Non so come siamo finiti così, a entrambi piaceva avere il pallone. A Emil piace dribblare, ma siamo bravi entrambi nel controllo di palla. Quando siamo tornati in Norvegia, il pallone tra i piedi ci rendeva felici. È stato bello crescere assieme. Che io ricordi abbiamo sempre giocato a calcio assieme, a scuola, vivevamo nel nord della Norvegia. E quando giochi per strada, devi giocare smart. Sai che c’è chi è più forte di te, chi è più grande, più fisico o più veloce. Devi dribblare di più e devi giocare velocemente, trovare un modo di pensare velocemente. E nelle partite è lo stesso, quindi a conti fatti ci ha aiutato molto. Abbiamo le stesse passioni. Ci piace giocare alla Playstation. Emil pensa di essere migliore di me in ogni gioco, ora lo è ma solo in NBA 2K. A FIFA vinco io, col Real Madrid, lui di solito usa Liverpool o Bayern. Lo conosco molto bene, in allenamento si fa vedere. Tutti quanti direte: «Ehi, questo ragazzo è davvero molto bravo». A volte in Italia non arrivano gran giocatori dalla Norvegia, ma lo vedrete. Gli ho dato la mia maglia dell’Odd, da portarsi appresso in Italia. Lui mi ha dato la sua, del Sassuolo. Anche se non saremo più sempre assieme, lui mi avrà vicino e io avrò lui".

Sezione: News / Data: Sab 29 gennaio 2022 alle 22:25
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print