Isabelle Kresche, portiere del Sassuolo Femminile, ha parlato a calciofemminileitaliano, raccontando la sua avventura in neroverde ma anche i suoi inizi: "Mio fratello maggiore ha sempre giocato a calcio e mio padre era un allenatore. Crescendo, essendo per lo più del tempo su un campo di calcio, il mio amore per questo sport si è sviluppato in tenera età. Dal giorno in cui sono riuscita appena a correre, ho sempre avuto un pallone da calcio tra le mani o sui piedi. Quando ero più giovane giocavo anche a tennis e gare di sci, ma il calcio è sempre rimasto il mio vero amore".

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In che modo hai capito di essere un portiere?
"A circa dieci anni ho iniziato a giocare in entrambi i ruoli, facendo il centrale e il portiere, prima giocavo solo come difensore centrale, principalmente per la mia altezza. A dodici anni ho scelto di stare in porta. Anche mio fratello, attaccante, ha appoggiato molto questa decisione".

Cosa ti ha portato quest’anno a vestire la maglia del Sassuolo?
"Fin dal primo momento, ho adorato l’idea di essere in una squadra con quello stile di gioco. Poter giocare in un sistema che mi permette di giocare di più con i piedi ed essere libera nelle decisioni in campo, mi è sembrato un modo allettante per iniziare il mio viaggio lontano dall’Austria".

Per te si tratta della tua prima esperienza in un paese estero. Com’è stato il tuo primo impatto?
"Quando ho deciso di andare fuori dall’Austria, dubitavo di poter trovare un’altra squadra che mi facesse sentire a mio agio. Ma mi sono sbagliata. Fin dal primo momento mi sono sentita accolta dalle giocatrici, dallo staff e da ogni altra persona italiana che ho incontrato".

Che differenze hai notato tra il calcio italiano con quello austriaco?
"Confrontando i due campionati, noto che c’è un’enorme differenza tra loro. In Serie A le squadre tendono a giocare corte e veloci, mentre in Austria sono soliti i lanci lunghi. Per questo motivo, le decisioni devono essere prese molto più velocemente qui che in Austria".

Quattordici partite sono passate e il Sassuolo in Serie A si trova al settimo posto. Secondo te questo piazzamento è in linea con le tue aspettative d’inizio stagione?
"Come ogni sportiva, tutte vogliono essere al primo posto. Dato che eravamo una squadra completamente nuova, ho pensato che sarebbe stato difficile connettersi velocemente, ma credo che siamo già cresciute bene durante tutta la stagione, e abbiamo anche ottenuto risultati impressionanti, come nelle partite contro Juve e Inter. Certo, c’è ancora del lavoro da fare, ma dimostra di cosa è capace questa squadra".

Che persona sei al di fuori dal rettangolo di gioco?
"Dipende da quanto mi sento a mio agio. Mi descriverei come calma all’inizio, ma quando qualcuno mi conosce più da vicino di solito sono loquace, premurosa e un po’ pazza".

Che obiettivi vorresti centrare ancora in futuro?
"Nel lungo breve termine vorrei portare la squadra a metà classifica. A lungo termine spero di rimanere in salute ed essere in grado di giocare ancora a calcio ad alto livello".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Sab 28 gennaio 2023 alle 17:01
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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