I 90 milioni di stipendi tagliati dalla Juventus spingeranno le rivali a fare la stessa mossa? Al momento sembra che il resto della Serie A preferisca stare su posizioni attendiste: non si sa ancora bene come andrà a finire la stagione, meglio non fare passi in avanti con giocatori e staff tecnici per poi essere costretti a un’eventuale retromarcia. Oggi, comunque, sarà una giornata importante. Alle 18.45 c’è il vertice Lega-Aic: i club presenteranno al sindacato dei calciatori le proposte per abbassare un bel po’ quota 1,2 miliardi (ovvero il monte stipendi totale della A depurato dal taglio bianconero)? Sul tavolo ci sono la sospensione immediata degli stipendi per il periodo di tempo non lavorato (con la busta paga di marzo da trattenere in gran parte, visto che l’attività si è fermata il 9, dopo l’ultimo match Sassuolo-Brescia 3-0) oppure la richiesta di uno 'sconto' proporzionato all’entità dell’ingaggio di ogni giocatore.

L’obiettivo sembra essere sempre quello di arrivare a un accordo nazionale, anche se non vincolerebbe i singoli giocatori ("Possiamo dare una linea, ma sulle rinunce decidono i singoli", ha detto qualche giorno fa il presidente Damiano Tommasi). Però la mossa in autonomia della Juventus potrebbe aver cambiato lo scenario, con il resto della Serie A che aspetterebbe solo il momento buono per iniziare a muoversi con i giocatori. Quali mosse? Dalla Fiorentina al Verona, dalla Spal a Sassuolo, Parma e Bologna. Tutti aspettano di capire che cosa succederà alla stagione in corso: per adesso, insomma, niente rincorse al modello Juventus. A riferirlo è La Gazzetta dello Sport (nell'immagine gli stipendi del Sassuolo, fonte Rosea, ma Berardi ha rinnovato fino al 2024).

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 30 marzo 2020 alle 13:38
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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