Arrigo Sacchi è sempre stato un estimatore di Marco Giampaolo, candidato principale alla panchina del Sassuolo. Arrighe potrebbe anche aver consigliato Giovanni Carnevali nella scelta del dopo De Zerbi (c'è un grande rapporto tra i due). E allora, tornano alla mente vecchie dichiarazioni da parte di Arrigo Sacchi, proprio su Giampaolo, ai tempi del Milan, quindi un paio di anni fa.

LEGGI ANCHE: Giampaolo Sassuolo, ci siamo: il tecnico aspetta l'ultima chiamata neroverde

Così Sacchi: "Corre l’anno 2004: si gioca Cesena-Ascoli di Serie B. Rimango incantato dalla bellezza e dall’armonia che esprimono i marchigiani nonostante una qualità individuale incerta. Il pubblico di San Siro, fra i più competenti in Italia, lo apprezzerà e avrà pazienza come la ebbe con me. Proporrà un calcio senza limiti grazie al collettivo e alla creatività organizzata. Il tecnico è una garanzia assai superiore di quanto potessi essere io nel 1987. Il calcio di Marco è partecipazione, generosità, entusiasmo e coraggio. Il coraggio rende liberi come la bellezza e le idee. Giampaolo deve sentire la stima del club come la sentivo io, soltanto così potrà esprimere tutte le proprie potenzialità in un ambiente sereno e coeso. E' bravo, è un maestro di calcio. Ci sono tanti gestori in giro, lui è uno stratega e può andare ovunque".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 04 giugno 2021 alle 16:31
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
vedi letture
Print