Aldo Tolomelli ha allenato Giacomo Raspadori per due anni nelle giovanili del Progresso, una delle squadre più importanti dell’hinterland bolognese. Intervistato da Cronachedispogliatoio, ha parlato così del suo rapporto con l'attaccante del Sassuolo: "Non ci sentiamo da qualche mese, ma seguo ogni partita del Sassuol. Ogni volta mi torna in mente l’occhio sveglio di un bambino di 10 anni. Lo stesso che in torneo mi disse ‘mister, posso provare a metterla dentro da calcio d’angolo?' E poi segnò davvero".

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Quando gli chiedi una prima immagine tira fuori un aneddoto storico. Da cartolina. "Torneo Tassi del 2008. Uno degli eventi più importanti della provincia a livello giovanile. Da lì sono passati diversi giocatori. Giochiamo la finale contro l’Imolese sotto il diluvio universale. Cinque contro cinque. Piove a dirotto, Jack fa fatica, la partita non si sblocca. Calcio d’angolo per noi. Mi guarda negli occhi e chiede di poter tirare. A 8 anni, capito? Gli dico ‘coraggio, provaci’. E lui la piazza facile sul secondo palo". E torneo vinto. "I primi mesi non capivo se fosse mancino o destro, calciava con facilità già da bambino. E poi non mollava mai. Per farlo andare via dal campo bisognava prenderlo di peso".

Prosegue mister Tolomelli nel suo racconto: "A fine allenamento continuava a giocare al parco. Eseguiva con naturalezza qualsiasi esercizio". In due anni Jack vince un paio di tornei Tassi e sigla caterve di gol. Addirittura 7 in una partita. "Ci servivano 9 reti per passare il turno. Lui mi disse ‘ci penso io’ e fece tutto da solo. Alla fine ci qualificammo. Jack siglò 6 reti e servì 4 assist. Cose mai viste prima". Il nome gira, le voci pure, così lo nota qualche big. Si fa avanti la Roma, Bruno Conti organizza un provino, ma una volta arrivato a Termini salta tutto per un disguido. Raspadori resta lì con la madre. "Credo si siano dimenticati di andarlo a prenderlo, così tornarono a casa. Tempo dopo arrivò il Sassuolo. I neroverdi avevano adocchiato il fratello Enrico, anche lui attaccante, classe ’97. Durante una partita, però, lo scout notò Jack e se ne innamorò. Quel piccoletto rapido e veloce dribblava tutti. Il resto è storia".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Gio 13 gennaio 2022 alle 10:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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