Lele Adani, ex giocatore e opinionista tv, ha parlato al Corriere della Sera, dicendo la sua sulla vittoria della Nazionale agli Europei e non solo: "Mancini? Il nostro rapporto si è definitivamente consolidato in amicizia e confidenza. Al di là del tecnico, Mancini uomo è un fuoriclasse. Sul campo, poi, ha cercato solo qualità e proposta. Non a caso Jorginho è stato l’elemento chiave, e proprio in nome della tecnica Roberto ha aspettato Verratti fino all’ultimo. Non ha poi mai avuto paura di imporre giocatori del Sassuolo: ne ha convocati tre, cosa mai vista. E non è andato dietro alle solite parole vuote del blocco di una squadra o di un’altra: ha scelto uomini veri, qualità e proposta, a prescindere che arrivassero da Gasperini, Juric, Sarri, Conte, De Zerbi o Gattuso. Mi aspetto che il calcio italiano colga il cambiamento portato dalla Nazionale, non si deve più tornare indietro. Presto deciderò cosa fare, non vivo per il consenso".

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Adani ha parlato anche del suo futuro: "Mi aspetto che il movimento colga il cambiamento. A cominciare dalle nazionali giovanili, che mi auguro possano finalmente trovare nella Nazionale maggiore il calcio da seguire. E poi sì, la serie A: sarà un campionato interessante. Anche se abbiamo perso De Zerbi, il nostro giovane tecnico più importante. Perlomeno, ritroviamo Sarri e Spalletti. La rottura con Sky? Ci sono state chiacchierate con altre realtà della comunicazione italiana. Presto deciderò. Di certo, la passione non si è mai spenta, nonostante certe prese di posizione nei miei confronti. Bobo tv? È la nuova comunicazione. Garantiamo libertà intellettuale e competenza. Intercettiamo anche il modo con cui i giovani di oggi vivono e usufruiscono di questo meraviglioso sport".

E Allegri? "Max torna in un posto che conosce, riprende in mano il progetto che ha contribuito a far diventare grande. Ha esperienza, conoscenza, sa scegliere i calciatori, è un tecnico scaltro e sono certo che in questi due anni avrà incamerato nuove idee...Nuove idee? Una frecciatina? L’opinione deve essere forte, chiara, deve interessare, come quella volta con Max: non possiamo giocare in ogni caso per lo zero a zero. Nessuna provocazione dunque. Guardiola da sempre, poi Flick, Tuchel recentemente e appunto Mancini hanno mostrato la via: si vince e si conquista la gente — soprattutto i giovani — attaccando, imponendosi con coraggio, credendo nel talento. E la rosa della Juve sarà certamente di valore alla fine di questo mercato...".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 26 luglio 2021 alle 14:33
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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