Nuova iniziativa di SassuoloNews.net dedicata esclusivamente a voi, tifosi neroverdi! Nasce lo spazio aperto e libero dedicato ai tifosi del Sassuolo. Potete scrivere al nostro indirizzo mail redazione@sassuolonews.net o potete invarci un messaggio privato sul nostro profilo Facebook o Instagram. Il gioco è semplice: volete mandare un messaggio alla società? Volete consigliare al club un acquisto? Volete semplicemente commentare, criticare, esaltare le ultime prestazioni di un giocatore, dell'allenatore o della squadra neroverde? Ora avete lo spazio per farlo. "La voce dei tifosi" raccoglierà le vostre proposte e le pubblicherà. Sono accettate, come scritto, le critiche, i commenti negativi, purché il tutto venga espresso in maniera CIVILE e DECOROSA, e anche in un corretto italiano. Basta scrivere e inviare il vostro pezzo, dandogli un titolo, e inserendo anche il vostro nome e cognome. Al resto, ci pensiamo noi! Insomma, se avete qualcosa da dire sul Sassuolo Calcio questo è il momento e il posto giusto per voi!

SCELTI DA SASSUOLONEWS:

Intrigo Frattesi e fake news Berardi. Magnanelli Capitano per sempre!

Da Bologna: Kyriakopoulos vuole tornare ma il Sassuolo ha un nuovo piano

Carnevali: "Frattesi ci ha fatto una richiesta. Berardi tra Lazio e Fiorentina? Vi spiego"

Ed ecco il pensiero, che arriva dal grande tifoso neroverde, Alberto Marchetti. Ecco cosa ha scritto per voi: "Ah da quando Baggio non gioca più
Oh no, no ! da quando mi hai lasciato pure tu ...non è più domenica.....
Ritornello  di una melodica  canzone di Cesare Cremonini, che ben si adatta alla fotografia attuale di un calcio che non lascia più spazio ai sentimentalismi.
Si perché , il calcio di Baggio, di Del Piero ed ancora più  indietro di Rivera e Mazzola e di quel Gigi Riva della  maglia innamorato, come della terra sarda che lo ha accolto con tanto calore, rappresentante il cosiddetto calcio povero di provincia, che come in una favola a lieto fine, trionfa, come le domeniche pomeriggio invernali fredde, nebbiose, cariche di speranza, sulle gradinate di uno stadio, avvolti da maglioni di lana, sciarpe, berretti e cappotti, imbottiti  come un wurstel infilato nel  classico pane da hot dog , con gli occhi rivolti al campo e l'orecchio stampato sulla radiolina in trepidante attesa delle voci dal timbro inconfondibile di Sandro Ciotti, Enrico Ameri, Roberto  Bortoluzzi ... in "Tutto il calcio , minuto per minuto" ( VERA POESIA !!!), a dare gioie e dolori coi loro ....scusa Enrico, ...scusa Sandro... dagli stadi di tutto il bel paese, non tornerà più.... mai più.
Oggi il calcio è cambiato :  società quotate in borsa , presidenti amanti più del  business che del vero  gioco , fregandosene della passione dei tifosi e del loro  amore per la maglia , partite distribuite su più giorni ad orari anche impossibili per soddisfare le esigenze di pay TV che investono milioni di euro per le dirette , entrando anche negli spazi privati, svelando i più intimi atteggiamenti delle squadre in preparazione al match ,  incuranti delle lamentele di tifosi costretti a disertare lo stadio per lo show televisivo, calciatori disposti a tutto pur di vedere il proprio conto corrente spiccare il volo e poco importa se questo comporta il cambio casacca ed il trasferimento perfino  in aree geografiche ,  dove il gioco del calcio praticato , sembra il classico match, scapoli contro ammogliati di fantozziana memoria.
No non è proprio più domenica, tra scandali di plusvalenze fittizie e bilanci truccati, tra accordi sottobanco e risultati condizionati e condizionanti, tra umane (?) sviste arbitrali troppe volte a senso unico, che nessuna fantomatica tecnologia correggerà mai.
Non è più domenica, tra polemiche di spogliatoio a minare il lavoro di gruppo e scarso impegno verso quella maglia che in altre epoche era considerata sacra ed oggi un semplice indumento di lavoro, da indossare per la gloria e lo stipendio mensile.
Non è proprio più domenica, per chi segue il calcio in generale e la propria squadra del cuore, oramai succube ed assuefatto ad un' evoluzione che  ha portato, sul campo, alla perdita dei valori e i principi morali ma mai e poi mai potrà spegnere la passione di milioni di adolescenti in tutto il mondo e la loro voglia di stare insieme a tirare calci a palloni anche di fortuna su sterrati a volte  impraticabili, polverosi e insidiosi e quella particolare sensazione che tutti noi tifosi, portiamo nel cuore dal fischio iniziale fino al triplice finale , difficile da esternare ma che partita dopo partita, su quelle gradinate ci unisce sempre più e rende comunità, tra godimento,  sofferenza  e  amore per i nostri colori e anche se non è più domenica, tutto ciò nessuno potrà mai togliercelo".

Sezione: La voce dei tifosi / Data: Dom 25 giugno 2023 alle 13:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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