Niente sorpasso. Il Bologna e il gruppetto di squadre a quota 46 punti restano ancora sensibilmente nel mirino e rendono appassionante il finale di stagione del Sassuolo e della Serie A. Quattro gare alla fine, i neroverdi sono saliti a quota 44 punti, con l'obiettivo dei 51 punti (cioè fare almeno un punto in più rispetto all'anno scorso) ancora decisamente alla portata ma non sarà semplice perché, se si esclude la sfida con la Sampdoria già retrocessa, i neroverdi dovranno vedersela con Inter, Monza e Fiorentina (con i brianzoli e i viola, squadre in lotta per l'ottava piazza, si giocherà in casa, e il Sassuolo non perde tra le mura amiche dalla gara con il Napoli di febbraio).

Il sorpasso sui rossoblù non c'è stato e a fare la differenza dunque, Dionisi dixit, è il 'maledetto' derby dell'andata, vinto con ampio merito dai felsinei. Ieri però la musica è stata diversa. Sassuolo sicuramente più concentrato, che non ha sbagliato - come era accaduto nelle ultime gare (e non solo) - l'approccio, ma si è portato in vantaggio dopo un quarto d'ora con la magia di Domenico Berardi. A magia ha risposto magia. Peccato perché la difesa si era compattata, ha concesso solo un paio di tiri da fuori al Bologna (e da lì è nato il gol), ma i rossoblù hanno ottimi tiratori, come conferma Dominguez e come confermano le statistiche (solo il Napoli (uno) ha segnato meno gol del Sassuolo (due) da fuori area in questo campionato; sei marcature in meno del Bologna (otto) che ha trovato meno reti da fuori nel torneo solo rispetto ad Atalanta (10), Roma (nove) e Salernitana (otto)).

È stato un derby bello a metà. Alla fine il risultato è stato giusto. Le emozioni sono andate via via scemando, con il secondo tempo avaro di occasioni importanti. Buon primo tempo da ambo le parti, con il Sassuolo che si è fatto preferire e ha il rimpianto maggiore perché Matheus Henrique ha avuto l'occasione per mettere in discesa la gara, con quel destro dal limite dell'area (era tutto solo, avrebbe potuto fare qualsiasi cosa) ma non l'ha saputa sfruttare. Positiva la prova della difesa che ha saputo leggere nella maniera migliore i lanci lunghi a cercare gli inserimenti dei due falsi nueve Aebischer e Ferguson e degli altri centrocampisti rossoblù.

La terza partita nel giro di 8 giorni, si sa, è quella che nasconde più insidie soprattutto dal punto di vista fisico e le due squadre hanno dato la sensazione di aver avvertito la stanchezza e, forse, per questo, di essersi quasi 'accontentate' del pari che va meglio al Bologna, che evita il sorpasso e resta a +2. Ora però bisogna provare a dare il massimo perché la Juve potrebbe essere esclusa dalle Coppe e l'occasione è ghiotta. Sarebbe qualcosa di incredibile, praticamente un miracolo, se si pensa che il Sassuolo alla fine del girone d'andata era quartultimo con 17 punti. Bisogna dare tutto per non avere rimpianti, poi come andrà andrà...

Sezione: Editoriali / Data: Mar 09 maggio 2023 alle 12:36
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
vedi letture
Print