Francesco Palmieri, responsabile del Settore Giovanile Sassuolo, ha parlato a Nero&Verde per fare un punto sulla prima parte di stagione dei neroverdini. Ecco le dichiarazioni del dirigente neroverde: "Siamo partiti anche quest'anno con l'obiettivo primario di mettere in mostra i ragazzi perché in questi lunghi 9 anni penso che abbiamo seminato qualcosa di positivo. Abbiamo permesso a tanti ragazzi di fare un percorso formativo nel Sassuolo Calcio, di dar loro la possibilità di poter iniziare la carriera professionistica. Ci siamo tolte tante soddisfazioni e sono convinto che anche nel gruppo di quest'anno ci sono delle individualità importanti, poi come continuo a dire da diversi anni, dopo il passaggio che fanno attraverso tutte le leve del Settore Giovanile fino al Sassuolo Primavera, poi c'è il passaggio più difficile che è quello che si avvicina al calcio dei grandi, forse quest'ultimo pezzo sarebbe da migliorare non solo internamente ma dico nel calcio in generale, specialmente in Italia, perché se non diamo loro la possibilità di poter sbagliare, di poter giocare, di potersi affacciare, ne potremo vedere sempre meno di giovani, ma in Italia abbiamo ancora questa mentalità antica che io non condivido che sono giovani a 20-21 anni, facendo un lavoro di un certo tipo è normale che spero che tanti giovani si possano affacciare nel calcio dei grandi il prima possibile e che possano avere la possibilità di dimostrare il loro valore".

Dionisi attinge spesso dal bacino del Sassuolo Primavera...
"Sì, ma dovrebbe essere una strategia generale. Secondo me bisognerebbe avere la capacità di individuare almeno un elemento all'anno e dar loro la possibilità di fare i calciatori in pianta stabile con la prima squadra, tant'è vero che chi ha avuto la fortuna o la bravura e il coraggio di mettere giovani in prima squadra ha anche avuto degli attestati di stima verso questi ragazzi importante. Loro hanno dimostrato di saperci stare e di poterci stare, per cui diamo importanza giusta al campionato Primavera perché c'è un mondo che per me è una seconda squadra, per quello tutti i componenti di una società di calcio devono prestare grande attenzione al campionato Primavera dove in futuro si spera possano esserci degli interessi tecnici sicuramente ma anche economici, che questi ragazzi possano portare benefici alla stessa società".

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Dove ti piacerebbe finire quest'anno?
"L'anno scorso abbiamo fatto un grandissimo torneo, siamo arrivati a un passo dalla finale Scudetto, ma non è vincere lo Scudetto o arrivare a un passo dalla finale, la mia soddisfazione più grande sarebbe quella di vedere tanti ragazzi fare il calcio vero, vuol dire che abbiamo fatto fare percorso formativo a tanti ragazzi, io penso che in questi anni ne abbiamo visto tanti fare i professionisti e che stanno giocando a buoni livelli, spero di continuare su questa falsariga se non di poter migliorare, però come continuo a dire sempre, a parte la speranza ci vuole anche qualche altra componente che possa aiutare questi ragazzi".

L'Under 18 si sta preparando per la Viareggio Cup dove il Sassuolo è bi-campione in carica, l'Under 17 sta andando bene: è un bacino importante che andrà a foraggiare la Primavera del futuro.
"Si si, mi fa piacere che parli dei risultati, per me i risultati francamente sono in secondo piano, mi interessa più capire il valore dei ragazzi che abbiamo tant'è vero che qualche 2007 si è affacciato in Primavera, per me l'obiettivo primario è quello: vedere tanti ragazzi che possano ambire al salto nei grandi e posso dire con estrema franchezza che parlo esclusivamente dei miei in questo caso ma penso che tutte le squadre calcio specialmente di certi livelli in casa hanno sempre qualche buon prodotto da mettere in mostra, quello è il mio unico obiettivo, poi chiaro che vincere qualcosa ti dà visibilità, è sempre bello vincere, fa bene perché vincere aiuta a vincere e aiuta l'autostima dei ragazzi ma anche se non si vince a volte le vittorie più importanti le dobbiamo ricercare nella crescita dei ragazzi".

I tuoi collaboratori in questi 9 anni, le società affiliate, il progetto Generazione S, i passi avanti del Sassuolo nel Settore Giovanile sono stati tanti...
"In questi anni veramente abbiamo creato qualcosa di bello e soddisfacente. Io spero che in futuro si possa ancora alzare l'asticella perché francamente devi avere sempre la voglia di poter migliorare e di poterti migliorare nello stesso campo e speriamo che ci sia la voglia e la forza di voler fare le cose con determinazione perché secondo me abbiamo la fortuna di avere una società e una proprietà forte, la famiglia Squinzi, il gruppo Mapei, ha dimostrato negli anni cosa sono in grado di fare, abbiamo un amministratore, Giovanni Carnevali, che 9 anni fa quando sono arrivato mi ha dato un input, voleva far crescere il movimento del settore giovanile e penso che questo settore sia stato messo nelle migliori condizioni di crescere nella maniera giusta, spero che sia lui e sia la proprietà siano contenti, però secondo me si potrebbe fare ancora molto e spero che nel futuro si possa fare. Ancora di più con il Progetto Generazione S che ci sta dando grandissime soddisfazioni e grandissimi attestati in giro per l'Italia e non solo per l'Italia perché abbiamo richieste anche in giro per il mondo e speriamo che anche questo progetto faccia capire l'importanza di questa società e di questa proprietà. Penso e spero che tutti siano contenti di quello che è stato fatto ma ho la presunzione e la pretesa che si possa ancora continuare a migliorare, basta cercare di trovare le chiavi giuste per capire dove e come".

Sezione: Settore Giovanile / Data: Sab 20 gennaio 2024 alle 09:38
Autore: Sarah G. Comotto
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