Emiliano Leva, ex allenatore delle giovanili della Lazio che ha lavorato con Davide Frattesi e Gianluca Scamacca fra gli altri, ha parlato a TuttoJuve.com, intervistato da Mirko Di Natale, raccontando la crescita dell'attuale centrocampista del Sassuolo: "Già si intravedeva il suo talento a quell'età, ho avuto la fortuna di averlo insieme a Scamacca nel gruppo che allenavo dei 2009. Lui giocava come esterno di fascia, ma decisi di spostarlo in mezzo al campo per via della gestione palla e dell'ottima visione di gioco. Faceva un po' l'ago della bilancia della squadra".

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E ora Frattesi sta dimostrando di essere all'altezza della Serie A. Ti aspettavi una carriera del genere?
"Sì, ha sempre avuto il talento per sfondare. Penso che per fare il calciatore bisogna avere talento, ma per trovare la strada giusta occorre anche quel pizzico di fortuna. E lui l'ha trovata".

È giusto definirlo un top player, oggi?
"Per me è uno dei centrocampisti più forti d'Italia, e lo dico tralasciando il legame affettivo che provo nei suoi confronti. E' un giocatore che farebbe bene ovunque, all'altezza dei top club, con qualsiasi modo e allenatore. Lo conosco un po', posso dire che è un combattente ed è sempre pronto a mettersi a disposizione della squadra, del gruppo e del progetto che sposa. Ha 24 anni, è decisamente nel pieno della carriera".

Pensi sia il momento giusto per spiccare il grande salto?
"Il Sassuolo ha delle pretese importanti per lasciarlo andare, anche se lo scorso anno era già stato accostato a diversi club. Non sta a me decidere per questa situazione, chi lo prenderà, però, farà un investimento non indifferente".

Una delle squadre più interessate è sicuramente la Juventus. Potrebbe, a tuo avviso, essere il giocatore giusto per sostituire il partente Rabiot?
"Potrebbe dare un apporto importante in un contesto del genere, perché parliamo di una squadra come la Juventus che è tra le più importanti del mondo. Lui è una prima scelta, di certo non andrebbe a sostituire qualche altro calciatore. Ed è già esperto, pur avendo meno di venticinque anni".

Ti ha mai parlato di un idolo?
"Parlava insistentemente di Claudio Marchisio, lo prendeva sempre come punto di riferimento. Credo guardasse ogni suo incontro, imitava le sue giocate e il suo modo di stare in campo".

Ma su di lui c'è il grande interesse anche della Roma. Per te che lo hai allenato nella Lazio, che cosa significherebbe vederlo protagonista nella rivale cittadina?
"E' un professionista, poi a me farebbe piacere vederlo vicino casa. Resto stupito dalle scelte di alcuni addetti ai lavori, incapaci di gestire dei talenti del genere. Preferiscono poi andare a sperperare denaro per riprenderli, piuttosto che lanciarli in prima squadra".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 31 marzo 2023 alle 19:12
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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