"Mister, sono felicissimo". Pausa. "E' pronto". Il baby gigante Stefano Turati e la sua fionda (Roberto De Zerbi) si sono detti così sabato sera. "La mattina di sabato - racconta il tecnico del Sassuolo - gli ho detto "allenati bene perché magari...". Lui ha capito al volo. È uno sveglio e si vede. Dovevo accertarmi delle condizioni di Consigli. La sera sono andato da Stefano e gli ho detto che avrebbe giocato lui. E lui non ha avuto un attimo di esitazione. "Mister, grazie: sono felicissimo"". Questa è la storia di un ragazzo che ha spalancato un sogno vero, che vive in via Braida (a Sassuolo) dove viveva anche Di Francesco, che ha appena preso la patente e che suona benissimo la chitarra. Allietando il convitto quando coi suoi amici non gioca alla playstation.

Lo scopritore di Stefano, prima del lancio di De Zerbi, è stato Francesco Palmieri. "Me lo segnalò Lorieri - dice il responsabile del settore giovanile del Sassuolo -: l'ho visto e l'abbiamo preso nel gennaio 2018. L'Inter lo aveva mollato a 15 anni, come succede a tanti, sia ben chiaro; noi lo abbiamo preso dal Renate. A giugno gli ho fatto sottoscrivere il primo contratto da professionista. Stefano è esuberante, fresco, non ha paura di nulla. Quando arrivò non giocava e ci rimaneva male. "Ma io?", mi domandava. Gli dicevo che sarebbe arrivato il suo momento. È arrivato e siamo felici perché il Sassuolo ha un settore giovanile importante. Forte. La telefonata che più mi ha commosso? Quella dei suoi genitori: mi hanno ringraziato a tal punto da farmi venire i brividi. E lui domenica sera mi ha mandato un messaggio con scritto venti volte "Grazie" e qualche cuore-emoticon. Gli ho detto che adesso deve tenere i piedi per terra ma alta la sua esuberanza. Sa che l'anno scorso mi ha quasi rotto una costola? Giochiamo all'ultima giornata contro il Genoa, lui è in porta con la Primavera: ci salviamo, viene da me e mi tira un cazzotto che, non gliel' ho mai detto, mi ha fatto male una costola per venti giorni». Stefano è stato pagato 50.000 euro, oggi guadagna il minimo federale: sono circa 1800 euro al mese.

Stefano ha una Volkswagen Golf, vive in via Braida assieme ad altri ragazzi e mangia nella primissima sede della Mapei che si chiamava Munarini Gino &C., in viale Piave. Qui c' è Meris, la signora che prepara delizie - a lui come a tutti i ragazzi - a pranzo e a cena. "Senta questa - racconta lei -: sabato notte Stefano mi ha mandato un messaggio. "Sei una persona molto importante per me, sappilo. E domani guarda Juventus-Sassuolo". Erano le 23,30 circa, io lì per lì ho pensato perché dovessi guardarla. Poi ho visto la partita e mi sono commossa". Naturalmente Stefano è andato a mangiare da lei anche ieri a pranzo. "Mi ha detto: 'Sai che quando mi sono trovato nel tunnel dello Stadium vicino a Buffon mi sono tremate le gambe?'. E ci credo, gli ho detto. Lui è un ragazzo molto altruista: ha preso la patente solo venti giorni fa, ma la macchina ce l' ha da qualche settimana in più. Di solito fa la macchinata con gli altri ragazzi per andare a scuola, tutti insieme. Stamattina (l'altro ieri, ndr) a scuola lui non ci è andato perché aveva allenamento eppure si è alzato come sempre a una certa ora e ha portato in macchina al liceo di Modena i suoi compagni. Poi è tornato ed è andato al Mapei Center. È forte Stefano". La scuola? La "Dante Alighieri" di Modena, un liceo scientifico.

Naturalmente dopo il suo esordio tutta la squadra gli ha fatto i complimenti. Pacche sulla schiena, felicità. E anche ieri mattina al centro tecnico, dove effettivamente è nata una stella. "Cosa gli ho detto dopo la partita? - riprende De Zerbi - Gli ho detto bravo e l'ho abbracciato. Non sempre succede, ecco... Ho detto che è un po' matto sì, ma nel senso buono del termine, della forza caratteriale che ha. Perché a volte raccontiamo, sui calciatori, di stazza, altezza e varie altre cose: ma cuore, anima e cervello fanno la differenza". "Stamattina ci siamo incontrati - dice Michele che lavora nella Cooperativa Monteave in via Piave -: beh, ragazzo splendido ed era ancora un po' sulla luna. Sfarfallava ancora, insomma". Ma non in porta.

Sezione: News / Data: Mer 04 dicembre 2019 alle 12:23 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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