Il Sassuolo Calcio scenderà in campo mercoledì alle ore 20.45 allo stadio San Siro di Milano per affrontare l'Inter di Simone Inzaghi nel match della 6ª giornata di Serie A. Un altro match importante con i neroverdi che vogliono continuare a far punti dopo la vittoria in casa contro la Juventus. E Alessio Dionisi, tecnico del Sassuolo, proverà a riscrivere la storia ma non sarà impresa 'semplice' con i nerazzurri che sono partiti forte in campionato. Tra poco Alessio Dionisi terrà la conferenza stampa di vigilia nella sala stampa del Mapei Football Center e risponderà alle domande dei giornalisti presenti, compreso il nostro inviato.

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I neroverdi cercano conferme e sperano di migliorare il tredicesimo posto e i 46 punti conquistati nella passata stagione. Potete seguire le dichiarazioni su questa pagina, aggiornandola con il tasto F5 o con il pulsante AGGIORNA del vostro pc, smartphone o tablet. Diretta video streaming sulla nostra pagina Instagram. Start previsto ore 12.00. Stay tuned!

12.05 - Ha inizio la conferenza.

Un altro clima rispetto a qualche giorno fa. La vittoria sulla Juve è il manifesto della vostra crescita, che tipo di fiducia avete immagazzinato?
"La vittoria ci ha dato una bella spinta, positiva, di consapevolezza. Abbiamo ottenuto un risultato facendo prestazione contro una squadra di un livello superiore al nostro. Ora non vorrei più parlare della Juve, tenerci la consapevolezza almeno questa è la speranza, e sapendo che non basterà quanto fatto con la Juve per ottenere risultato contro l'Inter perché in questo momento l'Inter è superiore, anche il miglior Sassuolo potrebbe non bastare e noi dobbiamo lavorare sulla testa per cercare di essere il miglior Sassuolo possibile. Sappiamo che potrebbe non bastare ma delle volte non siamo riusciti a essere il miglior Sassuolo: sabato ci siamo riusciti, altre volte no, domani dovremo provarci per mettere in difficoltà un avversario che sembra ingiocabile".

Cosa serve per sfidare l'Inter?
"Servirà coraggio nel giocare, personalità. È difficile pensare di andare a San Siro e fare la partita contro l'Inter per 90-100 minuti ma avremo le nostre opportunità, ci saranno dei momenti in cui gestiremo la palla e dovremo essere bravi a farlo, ma anche quando l'Inter avrà il pallone e dovremo difendere. Io voglio riconoscere il coraggio e la personalità in ogni fase della gara, devi avere queste doti per star dentro in tutte le situazioni della gara. Lo siamo stati contro la Juve e dovremo esserlo contro l'Inter, cosa non semplice perché lo stadio li spingerà e loro sono forti, ma ci proveremo".

Come sta la squadra?
"Abbiamo avuto i giorni giusti per preparare questa partite e quando giochi la cosa più bella è giocare e rigiocare. Stanno tutti bene, abbiamo gestito il carico degli allenamenti in questi giorni ma stanno tutti bene".

Consigli sta meglio?
"Ieri si è allenato e oggi si allenerà con la squadra, valuteremo in base a oggi, fermo restando che abbiamo un portiere molto affidabile e lo ha dimostrato in queste due gare Alessio Cragno, sapete cosa rappresenta Consigli per questa squadra e valuteremo le sue condizioni per fare le valutazioni sulla gara".

Nelle prime due il Sassuolo aveva 0 gol, ora è tornato a segnare con regolarità: cosa è successo?
"Sarebbe troppo semplice spiegarlo in poche parole, potrei farlo, ma al tempo stesso nel calcio ci sono momenti e non mi stupirei se nelle prossime partite non saremo efficaci o potremo ancora esserlo così. Prima o poi dobbiamo prendere una direzione per la compattezza di squadra che è quella giusta, quella sbagliata è la poca compattezza di Frosinone. Non abbiamo grande fisicità, non abbiamo incontristi, abbiamo altre qualità e se siamo compatti possiamo essere pericolosi contro tutte le squadre, prima o poi dovremo svegliarci e prendere una direzione. Lo abbiamo capito e spero sia chiaro".

Dionisi ammazza-grandi: si rivede in questo?
"Non mi interessa niente perché fa parte del troppo positivo e troppo negativo e in questo non mi ci rivedo, mi piace di più l'equilibrio anche nella gente che giudica".

A cosa è stato dovuto il cambio Ruan-Viti con la Juve?
"Voleva continuare, ha avuto un problemino fisico, ma sia per l'affidabilità di chi avevo a disposizione e anche per le conseguenze di rimetterlo in campo abbiamo preferito far entrare Viti e sono contento che abbia fatto una buona prestazione. Ruan oggi si allenerà con noi".

Cambia qualcosa nelle uscite e nell’impostazione con Cragno o Consigli?
"No, lavoriamo allo stesso modo a prescindere dagli interpreti, poi in base agli interpreti puoi fare cose diverse. Alessio e Andrea hanno una buona gestione della palla, Andrea ha una personalità diversa e più conoscenza della squadra, Alessio è più veloce nella decisione e ha una struttura diversa ma per me conta la personalità e in questo sono molto fiducioso".

Volevo soffermarmi sui due centrocampisti, Boloca e Matheus Henrique, autori di una grande prova con la Juve. Domani il loro compito sarà simile o diverso rispetto a quello di sabato?
"Il sistema di gioco dell'Inter è simile, per occupazione degli spazi diverso della Juve. Dovremo essere più bravi perché l'Inter quando gioca in verticale è di un livello superiore in questo momento, credo abbia più armi, e dovremo essere più bravi in ogni zona del campo perché servirà più interpretazione del singolo ma anche del reparto. Si possono preparare tante situazioni ma non basta perché poi c'è l'avversario e quando ti alleni non riesci mai a riprodurre la qualità degli avversari e dovranno essere bravi i centrocampisti, sia nell'interpretazione della gara che speriamo di fare e ancor di più nell'interpretazione delle situazioni".

Il Sassuolo è primo per attacchi diretti, davanti al Milan. La squadra è diventata ancora più verticale anche grazie ai cambiamenti operati a centrocampo?
"Siamo solo alla quinta giornata e se uno guarda una partita può capire delle cose ma se ne guarda due può capirne altre, difficile dire che siamo la più verticale in 5 giornate. So che lo possiamo essere perché abbiamo qualità, diventa una qualità importante quando le squadre attaccano con tanti giocatori. Abbiamo le caratteristiche per farlo, sono i giocatori offensivi che ci danno questa possibilità, qualcuno che è arrivato ci può dare ancora ed è solo l'interpretazione e gli interpreti e noi per fare questo adesso stiamo lavorando sull'interpretazione ma servono più gare per capire se siamo i primi per attacchi diretti".

Che fine ha fatto Volpato? La sua parabola, per certi aspetti, mi ricorda quella di Locatelli che arrivava dal Milan e almeno inizialmente non arrivò a Sassuolo con la giusta mentalità, poi quando fece lo scatto diventò titolare. Lui come sta reagendo a queste esclusioni?
"Credo che il percorso sia più lungo, anzi senza credo. Abbiamo parlato, ho un colloquio più continuo con i giovani. È arrivato con grandi qualità ma dipende da lui quanto ci vorrà a entrare in campo, io non guardo la carta d'identità ma mi interessa l'intensità mentale e in questo momento riconosco delle qualità che le mette a sprazzi e ma è normale. Ha qualità, il percorso non è veloce. A partita in corso può essere un giocatore importante, dall'inizio non è pronto per esserlo in questo momento. Deve lavorare per giocare un po' di più dentro al campo e lì non puoi prenderti pause. Lui ha qualità e talento e deve lavorare sull'intensità, altrimenti potrebbe rimanere solo talento riconosciuto e non dimostrato. Ha 20 anni e sta solo a lui decidere".

Cosa dirà a Frattesi?
"Gli do una pacca sul coppino perché c'è un buon rapporto ma come con tutti. Ha lasciato un buon ricordo perché è un ragazzo sorridente che mette energia in tutto quello che fa. Gli faccio gli auguri per domani ed è un piacere rivederlo come è un piacere rivedere tutti quelli che ho allenato. Si è già inserito bene Davide, speriamo che domani non faccia il Davide che conosciamo".

12.20 - Termina la conferenza.

Sezione: News / Data: Mar 26 settembre 2023 alle 11:18
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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