Ormai è ufficiale: Alessio Dionisi è stato sollevato dall'incarico e non è più l'allenatore del Sassuolo. Fatale per il tecnico il ko interno contro l'Empoli, uno scontro diretto, e il pessimo inizio nel girone di ritorno con un solo punto, il pareggio contro il Torino, che hanno portato la squadra a farsi scavalcare da tante dirette concorrenti, con Verona e Cagliari che l'hanno agganciata a quota 20. Dionisi paga le assenze di Domenico Berardi e Jeremy Toljan nelle ultime settimane ma anche un'involuzione che ha fatto precipitare la squadra in un vortice da cui ha faticato a uscire. Però, a parte le ultime settimane con i risultati non dalla sua parte, Alessio Dionisi nelle sue 107 panchine ha regalato anche grandi soddisfazioni ai tifosi del Sassuolo e ha potuto togliersi anche grandi soddisfazioni personali come ad esempio la vittoria del premio di Allenatore del Mese di settembre.

L'esperienza dell'ex tecnico dell'Empoli, durata due anni e mezzo, si interrompe dopo 107 partite (101 in Serie A, le altre in Coppa Italia), con una media di 1.16 punti raccolti a gara con 33 vittorie, 25 pareggi e 49 sconfitte, 157 gol realizzati e 189 subiti. La sua squadra ha offerto un buon calcio, trasformandosi nel corso del tempo. Nella prima stagione, raccolta in maniera intelligente la pesante eredità di De Zerbi e con una squadra piena di nuova linfa e qualità con giovani come Raspadori e Scamacca, ad esempio, senza dimenticare Frattesi e Boga, il Sassuolo ha chiuso all'undicesimo posto. Storiche le tre vittorie in casa del Milan e dell'Inter a San Siro e poi in casa della Juventus allo Stadium del 25 aprile 2022 (prima e sin qui unica vittoria dei neroverdi in casa bianconera) con Dionisi che è diventato soltanto il quarto allenatore delle non big a vincere nello stesso anno in trasferta contro le strisciate (66 anni dopo l'ultimo Grande Slam in A). Proprio il tecnico ha portato un'inversione di tendenza nelle sfide con la Vecchia Signora, raccogliendo anche altre due vittorie nei 6 incroci (nessun altro tecnico ci era riuscito) Tutte queste vittorie sono valse al Sassuolo l'appellativo di ammazza-grandi e tante prime pagine dei giornali. Positivo anche il cammino in Coppa Italia con la storica qualificazione ai quarti di finale, sin qui miglior risultato di sempre del Sassuolo nella competizione.

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Al suo secondo anno Dionisi ha centrato i due obiettivi del club, ovvero la salvezza senza grossi patemi, e il bilancio in regola grazie alla valorizzazione dei giocatori che hanno fruttato ricchissime plusvalenze, con cessioni record per oltre 140 milioni di euro, ma non è riuscito a migliorarsi, chiudendo l'annata al 13° posto con 45 punti 47 gol fatti e 61 subiti: 5 punti in meno rispetto a un anno fa, 5 gol subiti in meno (9 clean sheets contro i 3 della scorsa annata e 17 gol fatti in meno). Dopo un avvio difficoltoso con la figuraccia in Coppa con il Modena, i neroverdi hanno vissuto una stagione altalenante, con un periodo burrascoso coinciso con l'infortunio di Berardi tra metà ottobre e metà gennaio (in mezzo però la sosta per il Mondiale) con la rinascita poi nel girone di ritorno che ha portato a una grandissima cavalcata con 29 punti nel girone di ritorno e una media, nella prima parte, quasi da Scudetto (solo il Sassuolo teneva il passo del Napoli scudettato). Vanno riconosciuti dei meriti importanti al tecnico che ha saputo ritrovare la giusta rotta nel momento più difficile e anche per la valorizzazione di alcuni elementi, non ultimi Matheus Henrique e Kristian Thorstvedt. Ci sono anche gli aspetti negativi, come i tanti gol subiti e una mission fallita, ovvero quella di riuscire a cambiare mentalità alla squadra, togliendole di dosso quella spocchia, quella presunzione, che ha portato ad avere tante difficoltà contro le non big. Il resto poi è storia recente con la terza annata che non è iniziata sotto la migliore stella per via di alcune incomprensioni in sede di mercato a cui non è stato posto rimedio, le due vittorie contro Juventus e Inter che hanno illuso e forse hanno fatto più bene che male, e poi il triste ko con l'Empoli al 94' che ha sancito la fine del regno dionisiaco dopo 107 partite.

Sezione: News / Data: Mar 27 febbraio 2024 alle 15:02
Autore: Sarah G. Comotto
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