Filip Djuricic, ormai ex giocatore del Sassuolo, ha parlato a Il Secolo XIX, dicendo la sua sulla precedente esperienza in maglia neroverde: "Non mi era mai capitato di avere una stagione così strano. Ero partito molto bene in campionato, con la Serbia avevo fatto 2-3 gare strepitose, tutto era perfetto. Poi mi sono infortunato contro il Venezia, pareva che non fosse nulla di complicato ma ci ho messo 4 mesi per tornare. Pensavano fosse un problema muscolare, invece era il tendine, sono stati fatti tanti errori ma a un certo punto ho messo una riga e ho detto: “Ora si guarda avanti”. Già in primavera ero al 100%, non ho giocato tanto perché con il Sassuolo eravamo sul punto di separarci. Lì sono stato bene ma non vedevo spazi per migliorare dopo due ottavi posti e il record di punti. Mi serviva nuova energia".

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Sampdoria?
"Quest’estate ero in scadenza e ho parlato con varie squadre. Mi ero detto: “Entro l'1 agosto decido, c’è il Mondiale”. Quando mi ha chiamato Romei e abbiamo parlato la prima volta abbiamo trovato l’accordo in 20 minuti. Ho subito pensato: “Questo è quello che mi serve, che voglio”".

Giampaolo?
"Con Giampaolo la prima volta non avevo il rapporto che volevo e così nessuno degli altri club interessati credeva che sarei venuto alla Samp. Ma col mister ci siamo parlati, la prima volta non è andata come volevo ma ho tanta voglia di dimostrare. E poi conosco la città, lo stadio, tante persone in società. E Genova mi piace tanto. È vero, diede un’opinione positiva a De Zerbi. Siamo adulti, abbiamo parlato normalmente, sono cresciuto, non sono lo stesso di 5 anni fa e qui non ci sono le stesse situazioni, quando c’erano Muriel, Schick, Zapata, Bruno Fernandes e tanti altri e per me, alla prima volta in Italia, non era facile trovare spazi. Sono un ragazzo tranquillo, non penso a cosa è stato prima. E il calcio di Giampaolo mi piace e mi piaceva anche allora".

Ruolo?
"Vedremo, con il 4-1-4-1 ho già giocato da ala sinistra a Sassuolo, non ho problemi, l’importante è che so giocare a calcio. Con la Serbia ho fatto anche l’esterno destro nel 3-4-1-2. Il mister mi chiede di creare superiorità numerica dove non si trova, di inventare quando è tutto chiuso e questo mi piace".

De Zerbi?
"Ho più consapevolezza del mio valore, con lui avevo una relazione più da amico, diceva che sono suo figlio".

Obiettivi?
"Dobbiamo essere realisti, non credo che possiamo giocare subito per l’Europa ma l’ultimo anno non è stato da Sampdoria e possiamo fare meglio, per poi tornare pian piano in alto. E se giochiamo come con il Sassuolo, con i tifosi che ci sono qui non ci sono limiti".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Gio 11 agosto 2022 alle 11:02
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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