Venticinque minuti contro l’Udinese, poi il quarto d’ora del Penzo di Venezia, con il gol che ha risolto la partita. Mehdi Bourabia si è presentato nel migliore dei modi allo Spezia e presto verrà riscattato e lascerà definitivamente il Sassuolo. Intervistato da Tuttosport, l'ormai ex neroverde ha parlato della sua esperienza in Liguria ma anche del suo trascorso a Sassuolo: "Non ho una scuola - racconta - Anche se in Francia ci ho lavorato tanto in allenamento. E’ istinto e poi una questione di convinzione, quella che a un certo punto magari mi era mancata e che ho rafforzato, specie con gente come Roberto De Zerbi, che ho avuto al Sassuolo al mio arrivo in Italia. Determinante".

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Ecco, un tecnico al quale deve molto.
"Ho avuto nella mia carriera passaggi fondamentali, anche con Rudy Garcia, che a Lille mi diede fiducia e modo di recuperare da un infortunio e credeva in me, tanto da spronarmi. Non ci sentiamo da tempo ma siamo rimasti in ottimi rapporti. Merita molta considerazione. Dopo la Turchia sono arrivato a Sassuolo ed ho trovato lui, De Zerbi, uno esigente, ma che poi fuori dal campo ti sta anche molto vicino. Mi ricordo il puntiglio e la preparazione che usò per preparare una gara col Milan, che perdemmo 1-2 in casa, ma che giocammo bene. Bravo a studiare calcio ed a proporlo ai giocatori".

Al Sassuolo arriva con Locatelli.
"Lui veniva dal Milan e da una grande esperienza, io dal Konyaspor. Un ragazzo che ha talento e che meritava di finire ad una grande: era questa la stagione giusta per arrivarci, aveva dato il massimo. E’ nel momento migliore. Quando abbiamo giocato a due nel mezzo io e lui, abbiamo dato entrambi il meglio, ci s’intendeva, un piacere. E’ quella la posizione che prediligo e che forse predilige anche lui".

Allo Spezia per volere di Thiago Motta, da play.
"Ho accettato di venire in questo club dopo che lui mi aveva chiesto specificatamente di giocare da mediano di costruzione, era un ruolo che mi piaceva. Volevo avere l’opportunità di giocare tanto e recuperare quel qualcosa che magari mi ero perso per strada. Un club come questo era ideale".

E’ stato fondamentale anche il suo agente Edoardo Crnjar, ha visto autostrade dove altri vedevano solo piccoli sentieri. 
"Si, gli devo molto, ha saputo darmi una mano nei momenti importanti ed è stato lui a consigliare spesso la mia carriera, specie quando dalla Francia volevo tenere una massima categoria e mi convinse a giocare in Bulgaria. O come a fine stagione scorsa, quando decisi che volevo restare in A, dove mi aveva portato lui dalla Turchia".

Magari con i consigli del falso calmo Thiago Motta.
"
E’ un tecnico giovane ed intelligente, magari non urla come altri suoi colleghi, ma quello che vuole te lo spiega a dovere su un campo di calcio. Ha il suo stile, e si fa apprezzare".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 22 settembre 2021 alle 10:33
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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