Il Sassuolo sogna l'Europa. Lo ha dichiarato anche l'a.d. Carnevali in una recente intervista: "Siamo ambiziosi tutti noi. Il sogno è quello di arrivare a ripartecipare a una competizione europea. Vogliamo riprovarci in tempi brevi. Sappiamo che abbiamo di fronte delle squadre più forti di noi e che investono di più ma l'obiettivo è anche quello di cercare a ottenerla questa competizione e sono convinto che prima o poi ce la faremo". Ma quali sono i numeri che, in linea generale, consentono alle squadre di piazzarsi al di sopra della settima posizione, dunque in una casella valida almeno per l’Europa League? Vi riportiamo una interessante analisi dei colleghi di FirenzeViola, paragonati al ritorno in Europa della Fiorentina lo scorso anno.

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I dati del ritorno in Europa della Fiorentina
La Fiorentina, al primo anno con Italiano sulla panchina, ha concluso la propria stagione in Serie A con 19 vittorie, 5 pareggi e 14 sconfitte. Numeri derivati da una squadra che non difettava troppo nella confidenza con la porta nemica, terminando il campionato con ben 59 gol fatti. Alto però è stato pure il numero delle reti subite, 51, considerando che anche Atalanta e Torino, entrambe arrivate alle spalle dei viola, ne avevano incassate meno. Non solo. Il rendimento interno dello scorso anno era stato addirittura il secondo migliore della Serie A per punti guadagnati (41), meglio del Milan scudettato e alle spalle solo dell’Inter. Ma il trend fuori casa era stato dei peggiori, perfino il tredicesimo del campionato. Il risultato finale, lo conosciamo tutti, è stato il settimo posto. Bene, ma per migliorarlo e quindi raggiungere l’obiettivo esposto da Commisso, quali numeri servono?

Quanti punti servono per l'Europa: dai gol subiti alle sconfitte, i numeri
Le statistiche, ogni anno, mettono sempre in chiaro le cose: le sconfitte non possono essere più di 10/11. Tolta infatti la Lazio del 2020/21, che arrivò sesta con 12 gare perse, la soglia sotto cui bisogna stare per i primi sei posti è sempre stata attorno alla decina di sconfitte. Un altro evidente dato riguarda i gol subiti. Anche in questo caso, quella Lazio lì fu l’eccezione che fa la regola, arrivando sesta con 55 reti incassate. Poi, la classifica ha sempre parlato chiaro: per arrivare almeno sesti, i gol subiti non possono essere più di 47/48, anzi, spesso sono stati anche sotto i 46. Addirittura 40 nel 2015/16 (fu il Sassuolo a riuscirci). Infine, nella stagione scorsa, la Fiorentina è stata l’unica delle prime sette squadre a non rientrare tra le prime 10 per media punti fuori casa, con soli 1.11 punti a trasferta. Quindi in sostanza, se la truppa di Dionisi vuole trasformare in realtà le parole di Carnevali, deve necessariamente abbassare la casella delle sconfitte, quella dei gol subiti e migliorare il rendimento esterno. Chiaro?

Sezione: News / Data: Mer 28 settembre 2022 alle 15:39
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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