In Serie A per poter fare il mercato c'è bisogno di rispettare il cosiddetto indice di liquidità. In estate, ad esempio, la Lazio e la Sampdoria hanno avuto dei problemi a fare degli acquisti a causa di questo indice di liquidità. Spiega Repubblica.it che è stata una lettera spedita alle venti società di A da parte dell'ad della Lega, Luigi De Siervo, a indicare che ci sono sei club a non aver rispettato l'indice di liquidità (uno di questi, però, ovvierà a breve alla questione con la cessione di Jeremie Boga all'Atalanta): si tratterebbe di Bologna, Cagliari, Empoli, Genoa, Lazio e Sassuolo.

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De Siervo ha indicato che a presentare indici di liquidità conformi (0,6, nuovo limite di tolleranza stabilito dalla FIGC) sono state Atalanta, Fiorentina, Hellas Verona, Internazionale, Juventus, Milan, Napoli, Roma, Sampdoria, Spezia, Salernitana, Torino, Udinese, Venezia. Il Sassuolo dunque con la cessione di Boga potrà 'sbloccare' il mercato.

Nelle NOIF, le norme organizzative interne federali, l'indicatore liquidità è definito come il rapporto fra le attività correnti e le passività correnti. In pratica, rappresenta una misura della capacità dei club di rispettare gli oneri finanziari nel breve periodo. Più il valore è alto, più un club è solvibile: abbassarlo significa venire incontro al momento di difficoltà, considerato che il rispetto del valore dell'indicatore di liquidità previsto, dopo i controlli periodici della CoViSoC, può determinare l'ammissione - o la non ammissione - al campionato. Non è un blocco al mercato Di fatto, però, lo sforamento dell'indice di liquidità non è un blocco al mercato. La FIGC lo aveva abbassato a 0,6 per dare una mano ai club in difficoltà ma le proprietà, con un aumento di capitale o con le cessioni, possono risistemarlo. E un paio lo avrebbero già fatto.

Sezione: News / Data: Mar 28 dicembre 2021 alle 12:09
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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