"Ho scelto il Sassuolo prima di tutto perché erano molto interessati a me. E ovviamente il Sassuolo è un ottimo club con molta storia. Ha giocato molto tempo in Serie A e per me era una buona sfida dopo essere stato al Venezia l'anno scorso, così posso ancora migliorare e spero di avere molti bei ricordi con questo club": così Jay Idzes, difensore centrale del Sassuolo, ai microfoni dei canali ufficiali del club neroverde nella trascrizione fatta per voi dalla redazione di SassuoloNews.net.

Grosso?
"Mister Grosso mi ha detto che il Sassuolo è un club molto grande con tanta storia alle spalle e che nella stagione scorsa avevano un'ottima squadra e hanno vinto il campionato. Ma ovviamente quest'anno in Serie A sarà diverso. È un obiettivo diverso. Non puntiamo a vincere il Campionato ma prima di tutto puntiamo a rimanere in Serie A e a raggiungere una posizione più alta possibile. Questo è il piano ed è quello che stiamo cercando di fare.

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Ti aspettavi questo livello?
"Sapevo già che il club era molto ben strutturato, ma quando sono arrivato sono comunque rimasto sorpreso è molto ben organizzato e aiuta i giocatori a performare sempre meglio sul campo. Ho parlato anche con Alfred Duncan, perché era il mio compagno nel Venezia l'anno scorso Ho giocato con lui insieme a Falì e ci ha detto molte cose positive sul club. Duncan ha giocato qui per molto tempo e la sua esperienza ha aiutato me e Falì a prendere questa decisione. Quindi sì, ero un po' sorpreso, ma avevo già sentito molte cose buone".

Come reputi il cammino del Sassuolo sin qui?
"Penso che abbiamo fatto delle buone partite, come quella con l'Udinese, quella contro la Lazio, ovviamente. ​Abbiamo fatto vedere delle buone cose anche con l'Inter, anche se ci sono ancora alcune cose da migliorare. È normale, è calcio e siamo ancora all'inizio della stagione con un sacco di nuovi giocatori. Quindi penso che abbiamo solo bisogno di un po' di tempo e stiamo pian pian arrivando al punto in cui tutti sanno come giocano i compagni e come possiamo giocare insieme nel modo migliore. Penso che ci stiamo arrivando e abbiamo una squadra davvero buona e con molta qualità".

C'è qualcosa di simile tra Italia e Indonesia?
"Qualcosa di molto simile tra Italia e Indonesia è la passione che i tifosi hanno per il calcio. è difficile da spiegare. Devi proprio viverlo. Devi venire in Indonesia una volta. E devi vederlo con i tuoi occhi. Devi essere allo stadio, guardare le partite. Vedere come i tifosi si preparano alla partita, come i tifosi arrivano allo stadio come la gente tifa fuori dallo stadio ogni volta che giochiamo con la Nazionale e come ci sostiene in ogni modo possibile anche se perdiamo. Sento che il tifo è lo stesso anche in Italia. In Italia sono molto appassionati, non devo dirvelo io".

In Indonesia seguono il calcio italiano?
"Gli indonesiani guardano il calcio italiano ma ovviamente ora che io ed Emil Audero giochiamo in Serie A e anche quando giocavamo in Serie B hanno fatto vedere qualche partita in TV. La gente è un po' più interessata perché giochiamo in squadre di Serie A. Rappresentanti della nazionale indonesiana e dell'Indonesia, abbiamo la possibilità di giocare in uno dei più grandi campionati del mondo Siamo felici che la gente ci guardi".

Hai un grande seguito sui social...
"Il supporto sui social anche quando sono arrivato al Sassuolo ho visto che tutti hanno iniziato a seguire il Sassuolo è una specie di responsabilità, anche perché sono il capitano della nazionale. Cerco di dare il buon esempio, sto cercando di farlo, è un po' la mia filosofia e sto cercando di farlo nel modo migliore e ovviamente quando vedo il sostegno e l'amore che ricevo dai tifosi li voglio ripagare nel miglior modo possibile.

Perché ti chiamano Bang Jay?
"Le persone mi chiamano Bang Jay. Non so esattamente perché, ma la prima volta che sono andato in Indonesia hanno iniziato a chiamarmi Bang Jay, che è come dire in italiano "fratello", è il diminutivo di fratello, quindi hanno iniziato a chiamarmi così ed è rimasto. Non so chi ci ha pensato e chi ha iniziato, ma per tutti adesso sono Bang Jay".

Non eri un difensore inizialmente...
"Ho cambiato posizione nel 2021. È da lì che ho iniziato a cambiare ruolo perché avevo un allenatore che all'inizio della stagione, in cui eravamo stati promossi, mi ha detto: probabilmente non avrai più tanto spazio a centrocampo e dal momento che non abbiamo un difensore penso che potresti far bene lì. Vogliamo capire se questa posizione può andar bene per te. All'inizio ero un po' arrabbiato perché volevo continuare a giocare come centrocampista. Ma alla fine ho imparato molto. Ho avuto l'opportunità di giocare come difensore centrale per molte partite Ho fatto esperienza prima di arrivare in Italia. Mi ha aiutato molto. Ho giocato molto anche con Sam Beukema che ora gioca al Napoli. Lui mi ha anche aiutato molto nel processo".

Sei un leader della nazionale e non solo...
"Cerco di essere un leader sia fuori che dentro il campo e nella prima parte della mia carriera quando ero molto giovane dovevo capire cosa significasse come devo comportarmi dentro e fuori dal campo, che tipo di leader volevo essere. All'inizio della mia carriera non sapevo come gestire la situazione, poi col tempo, con l'esperienza, impari e vedi altri capitani davanti a te o altri leader della squadra con cui ho giocato e questo mi ha aiutato a migliorare le mie capacità di leader. Ho 25 anni. Non faccio il capitano da tutta la vita. Sto ancora imparando, ci sto prendendo la mano grazie agli altri giocatori a cui mi ispiro vedo come fanno il capitano e cosa posso imparare da loro. A poco a poco ci sto arrivando, pvviamente ho anche una certa responsabilità ma non ho paura di questo e mi piace anche, ad essere onesti".

Il gol contro la Juve?
"La partita contro la Juventus dove ho segnato è stata una sensazione incredibile anche perché sono stato il primo giocatore indonesiano a giocare in Serie A e il primo giocatore indonesiano a segnare in Serie A. È un grande onore per me. Penso che dimostri che oltre a me ci sono molti giocatori indonesiani e che l'Indonesia sta iniziando a farsi un nome. Le persone stanno iniziando a riconoscere che l'Indonesia ha molti buoni giocatori. Alcuni ragazzi giocano in Olanda, in Eredivisie C'è un giocatore, Kevin Diks, che gioca al Borussia Moenchengladbach, Calvin Verdonk gioca al Lille, stiamo raggiungendo un livello sempre più alto".

Com'è giocare per l'Indonesia?
"Quando sono diventato cittadino indonesiano, ci è voluto un po' di tempo, qualche mese mi è arrivata la chiamata della nazionale e ho detto di sì, naturalmente. È un grande onore perché la mia famiglia viene da lì. Hanno scelto di trasferirsi in Olanda per cercare un futuro migliore e di darlo ai loro figli, quindi devo tutto a loro. È stato un grande onore per me ricevere quella chiamata. e poter giocare per la nazionale indonesiana. A marzo 2024 ho giocato la mia prima partita in casa. È stato incredibile. Avevo la pelle d'oca quando ho messo piede in campo. C'era così tanta gente allo stadio e ho giocato la mia prima partita. Abbiamo vinto 1-0 poi abbiamo giocato contro il Vietnam in trasferta e lì ho segnato il mio primo gol per la nazionale il mio unico goal finora. Quello è stato il primo. Ed è stato un momento fantastico, ​ti senti incredibile perché non sono un giocatore che segna spesso e farlo in Nazionale è stata un'emozione indescrivibile. E l'ho realizzato solo dopo la partita. Hai segnato, giochi per il Paese della tua famiglia dove sono nati e cresciuti, e dove hanno vissuto per molto tempo È stato un grande onore per me".

Hai anche segnato con la maglia della nazionale...
"Segnare e giocare per la nazionale, poi dopo un paio di mesi sono stato nominato capitano ed è stato ancora di più un onore. Ho delle responsabilità, Ma è comunque un grande onore perché stai rappresentando la squadra, ovviamente, rappresenti anche il Paese. Rappresenti quasi 290 milioni di persone nel paese della mia famiglia. Sto cercando di fare del mio meglio. per ripagare loro di tutto. È quello che sto cercando di fare".

Cosa significa giocare per l'Indonesia?
"Abbiamo il Garuda sul petto. e un detto: "Kita Garuda", che vuol dire tipo: "Siamo l'Indonesia. Siamo insieme." Abbiamo anche un detto sullo stemma della Nazionale che significa: "uniti nella diversità" perché l'Indonesia non è sempre stato un paese libero. Solo adesso, da poco più di 80 anni, siamo un paese libero e indipendente. Ma le persone che sono in Indonesia, vengono da ogni parte del mondo. Io ne sono un esempio. Significa che siamo insieme, siamo forti insieme. Significa che siamo insieme e anche fuori dal campo il supporto che riceviamo da tutte le persone che arrivano da tutto il mondo per tifarci".

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Idzes
Sezione: News / Data: Ven 24 ottobre 2025 alle 16:23
Autore: Manuel Rizzo
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