Uno degli episodi più discussi della 17esima giornata di Serie A è stato il calcio di rigore assegnato contro il Sassuolo nella sfida giocata contro il Genoa: fallo di mano di Martin Erlic su un calcio d'angolo dei rossoblù. Marco Guida della sezione di Torre Annunziata inizialmente lascia correre poi, sul richiamo del VAR, Valeri, con l'AVAR Marini, decide di assegnare il rigore al Genoa che darà il via alla rimonta della formazione di Gilardino. Da quest'anno con Open VAR su DAZN è possibile ascoltare le voci dalla sala VAR e il processo decisionale che ha portato a questo tipo di scelta.

"Sembra quello di Parisi" dice l'AVAR Marini. Dopo aver visto il tocco di mano di Erlic, dalla sala VAR chiedono all'arbitro di fermare il gioco per un possibile calcio di rigore. L'arbitro ferma il gioco e avvisa i calciatori: "Fallo di mano in area, stanno controllando". Dalla sala VAR, certi del tocco di braccio avviano il protocollo e dicono all'arbitro: "Ti consiglio OFR per possibile calcio di rigore per fallo di mano". La risposta di Guida: "Sì, l'avevo intravisto". L'arbitro poi si reca al monitor e assegna il penalty al Genoa dopo aver rivisto per qualche secondo l'immagine: "Perfetto, è rigore" e Valeri aggiunge: "Per me no cartellino" e infatti Erlic non verrà ammonito.

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Le parole di Trefoloni, ex arbitro di calcio e dirigente arbitrale italiano: "Ricorda molto l'episodio di Parisi, anche nella difficoltà nel poterlo individuare. Colpisce anche che il VAR chiami subito un possibile fallo di mano su un episodio che non crea grande protesta o clamore, per cui è molto bravo nel tenere a mente questo per andare a ricercarlo e a controllare quando il gioco si sta svolgendo da un'altra parte". Barzagli in studio commenta: "La palla è veloce ma bisogna vedere come salta il difensore, è talmente veloce ma va scomposto". Trefoloni aggiunge: "Viene punito il braccio in posizione innaturale, è sopra la linea della spalla, diventa in tutto e per tutto un calciatore che fa se stesso in modo innaturale".

Sezione: News / Data: Dom 31 dicembre 2023 alle 12:11
Autore: Sarah G. Comotto
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