Torna a parlare Massimo Cellino. Il presidente del Brescia, intervenuto sulle colonne del Giornale di Brescia, ha criticato duramente la FIGC e ha parlato di quanto accaduto alla sua società tirando in ballo anche la Sampdoria: secondo il numero uno delle Rondinelle ci sarebbe una manovra oscura alle spalle del Brescia per salvare la Samp dalla retrocessione in Serie C!

L'intervista comincia con i discorsi di cessione del Brescia: "Cessione del club? Prezzo basso e pagamento dilazionato nel tempo. Io non conosco questo gruppo che sta trattando, ma le condizioni sono le stesse della trattativa con Radrizzani, che però si è tirato indietro dopo il casino scoppiato. Lui o gli altri per me sono uguali. Di una cosa sono certo. Io a Brescia non torno più. Non ci metto più piede nemmeno per un caffè. Sono un ex. Il passo adesso però non lo devo fare io, ma chi vuole comprare. Gruppo Marroccu? Taccio".

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"Se chi vuole il club deve «limitarsi» a coprire i debiti attuali e anche pagare gli impegni per chiudere questa stagione e aprire la prossima o deve anche pagare una buonuscita a me? Su questo non rispondo. Ripeto: trattano gli avvocati. Nel caso non si chiudesse prima, metterei io i soldi per l’iscrizione? Certo, se il commercialista Gamba o Alfieri ci restituiscono i soldi già pagati. In più ci sono le sanzioni. E già al Fisco abbiamo pagato 11.8 milioni del vecchio debito della Brescia service di Corioni. Io non sono così ricco e poi non posso pensare che non venga fatta una deroga al 6 giugno per tutte le squadre coinvolte in questo casino che ha fatto la Federazione. Non sappiamo se bisogna iscriversi in B o in C e che banca ci dà fiducia per le fidejussioni. La FIGC si è inventata di notte questo piano per salvare la Sampdoria".

"Perché mi sono affidato ai crediti d’imposta e non ho pagato normalmente? Perché era già stato tutto organizzato dall’ex dg Micheli e mi è stato detto che si poteva fare. Io alle 14.30 del 17 febbraio ho solo concluso il lavoro di altri. E aggiungo che per legge la scadenza dei contributi è un mese dopo quella degli stipendi, ma Covisoc ha voluto copia dell’accordo tra noi e Alfieri, copia del pagamento fatto da noi ad Alfieri e quindi ho pagato tutto il giorno stesso. E ora tardivamente mi dici che non va bene? È assurdo. In 35 anni di calcio non ho mai saltato una scadenza e anche stavolta ho pagato tutto, ma sono stato truffato".

"Alfieri? Ripeto che l’iniziativa non è stata mia. Mi hanno detto e gli atti lo dimostrano che comunque era certificato da Banca d’Italia. Ma pensiamo all’udienza del 29 e comunque se mai dovessero togliere punti al Brescia lo devono fare per la prossima stagione e non in questa. Le contestazioni nei nostri confronti sono state scritte di notte a campionato finito. E ora c’è anche una sentenza del Tas (il tribunale arbitrale dello sport, ndr) dalla nostra parte: quella che ha restituito tre punti al Bellinzona che era stato penalizzato per non aver pagato i contributi sociali ad ottobre".

Luigi Micheli, ex direttore generale delle Rondinelle, ha risposto alle gravi accuse avanzate dall’imprenditore sardo nei suoi confronti, fra cui quella di “avergli rubato dei soldi”. Ecco un estratto del suo intervento a Bresciaingol.com riprese da PianetaSerieB: “Crediti d’imposta? Ho sempre detto a Cellino di non utilizzarli. Mi sono dimesso dall’incarico di direttore generale del Brescia perché si arrivava sempre all’ultimo per pagare pagare il dovuto. Ero stufo. Non condividevo affatto i modi che Cellino voleva adottare. Ho dato mandato ai miei avvocati di tutelare la mia dignità e immagina dinanzi a certe dichiarazioni effettuate sul mio operato”.

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Sezione: News / Data: Ven 23 maggio 2025 alle 16:10
Autore: Sarah G. Comotto
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