Ripensandoci a distanza di un paio d'anni: ma ricordate il trasferimento di Kevin Prince Boateng dal Sassuolo al Barcellona? E' qualcosa che probabilmente resterà negli annali e nella storia del calcio neroverde, con tutto il rispetto per il Boa, grande giocatore ma giunto a Sassuolo praticamente a fine carriera. Piaceva anche a Squinzi anche se il patron - che già ci aveva visto lungo - aveva qualche dubbio sulla sua tenuta fisica e lo confessò ai giornalisti a microfoni spenti in una delle sue ultime apparizioni prima della scomparsa. Il Boa è stata la prima grande scommessa vinta di Roberto De Zerbi, che non riuscì a ripetersi poco dopo con Babacar ma con Boateng vinse alla grande.

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Boateng dal Sassuolo al Barcellona! Vedendo poi la carriera e le scelte del Boa dopo quel trasferimento (poco e niente alla Fiorentina, pochissimo al Besiktas, poi la Serie B con il Monza e anche lì non ha lasciato un ottimo ricordo, di fatto scaricato ovunque con il Sassuolo che ci ha pure guadagnato due volte, prima 2 milioni dal Barcellona e poi oltre un milione dalla Fiorentina) quel trasferimento è qualcosa di veramente epico! Il Boa arrivò a conquistare il Barça sicuramente per le sue qualità ma deve anche molto ai rapporti tra Sassuolo e Barcellona e a mister De Zerbi, con i blaugrana che studiavano il tecnico bresciano per un eventuale futuro prossimo, e nel frattempo prendevano appunti su quel centravanti atipico che avrebbe potuto fare al caso loro. Ma lì il livello è talmente alto che se non sei all'altezza soffri di vertigini. E la caduta fa male. Forse, un po' quello che è successo al Boa. Solo 4 presenze (votato come peggior acquisto degli ultimi 20 anni della storia del Barça). Magari fosse arrivato un po' di anni prima. Chissà...

Il secondo grande capolavoro di Roberto De Zerbi al Sassuolo è stato Giacomo Raspadori. E anche l'ultimo. Tre gol in un anno e tre quarti. Un gol da settembre a marzo per l'attaccante classe 2000. Poi un'esplosione incredibile che in tanti attendevano ma che, almeno per quest'anno, sembrava insperata. Cinque gol da aprile a maggio, due al Milan a San Siro per una notte magica. E la trasformazione di uno sbadato ragazzino in un attaccante micidiale, paura per le difese avversarie. Un ragazzino che in pochi mesi è diventato un calciatore e ha stregato anche il commissario tecnico Roberto Mancini che, un po' a sorpresa, lo ha portato agli Europei, senza nemmeno una convocazione alle spalle in nazionale maggiore. Fidandosi del suo istinto. E del lavoro di De Zerbi. E soprattutto del talento di Jack.

Sezione: News / Data: Gio 03 giugno 2021 alle 18:45
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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