Annahita 'Hito' Zamanian è stato uno dei colpi di mercato del Sassuolo Femminile. Definita una top player da mister Piovani, la calciatrice francese classe '98 che ha vestito maglie importanti come quella del PSG in Francia e quella della Juventus con cui ha vinto anche 3 Scudetti fra le altre cose si è trasferita in neroverde a titolo definitivo e domenica affronterà proprio le bianconere da grande ex. SassuoloNews.net ha avuto il piacere di intervistarla, partendo dall'attualità, e dal suo esordio con la maglia del Sassuolo avvenuto mercoledì nella sfida di Coppa Italia contro il Parma. Zamanian rientrava da un infortunio. Ecco le sue parole: "Ero felice perché non giocavo da un sacco di tempo, per l'infortunio e anche per l'estate dove abbiamo avuto due mesi di riposo. È stato bello tornare in campo, giocare, e ritrovarmi con le mie compagne perché non avevo ancora giocato una partita con loro. È stata una partita abbastanza tosta, però secondo me abbiamo fatto meglio crescendo durante la partita e abbiamo passato il turno, che è la cosa più importante".
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Domenica invece c’è una sfida importante di campionato contro la Juventus. Il Sassuolo cerca la prima vittoria e immagino che per te non sarà una sfida come tutte le altre…
"Giocare contro la Juve sarà sempre strano. Ho fatto 3 anni bellissimi lì. Non è una partita come tutte le altre ma alla fine è una partita come tutte le altre perché si gioca per 90 minuti. Sarà strano rivedere le mie ex compagne, ma è il calcio".
In bianconero come ti sei trovata? Che ricordi hai dell’avventura alla Juve?
"Ho solo ricordi bellissimi ma fanno parte ormai del passato. Ora penso al Sassuolo".
In estate invece, dopo il prestito alla Fiorentina, hai scelto il Sassuolo. Cosa ti ha spinto a dire di sì alle neroverdi?
"Il gioco che ha il Sassuolo mi ispira tanto, cerca sempre di tenere la palla, mi è sempre piaciuto. Negli ultimi 5-6 anni la squadra è sempre stata nelle top 5, sta spingendo per fare sempre di più. Secondo me era la scelta giusta, mi è piaciuto il progetto".
Come stanno andando questi primi mesi a Sassuolo? Che squadra e che gruppo hai trovato?
"È un po' difficile perché sono stata infortunata proprio all'inizio, sono fuori da due mesi, ma rientrando con le mie compagne sono felice, abbiamo tutte le qualità per crescere insieme: possiamo fare un bell'anno".
Dove può arrivare il Sassuolo quest’anno?
"Solo noi possiamo essere il nostro limite, possiamo anche arrivare seconde, terze, non lo so, sono punti alla fine. Dobbiamo migliorare partita dopo partita, trovare le piccole cose che possiamo migliorare. Ovvio che vogliamo puntare alla poule Scudetto e sono sicura che lo possiamo fare".
Mister Piovani ti ha definito una top player. Le tue qualità le conosciamo però questa cosa ti mette pressione? Ti spaventa o ti esalta?
"No, non mi spaventa perché una persona sa quello che riesce a fare. Sono grata della definizione del mister ma siamo tutte top player in squadra, per quello dico che credo tanto in noi. Se cerchiamo di migliorare tutti i giorni tutte insieme, io per prima, possiamo fare delle cose belle".
Quando hai rimediato un rosso contro la Roma hai detto una cosa che mi ha colpito: “Dimostra che a volte ho troppa voglia di dimostrare quanto valgo”. Ecco, hai imparato a gestire questa tua ‘esuberanza’ che a volte, come nel caso di quella espulsione, può essere anche un boomerang?
"Sì, delle volte sul campo hai tante emozioni, io fuori dal campo sono abbastanza tranquilla e in campo ho voglia di dare tanto. Questa è una qualità come tutte le altre: cerchi di dare tutto, cerchi di esserci per le compagne, quella volta è andata un po' troppo ma è il gioco e può succedere, ma alla fine cerco di dare il meglio e imparare, devi sempre imparare".
Sempre mister Piovani ci ha detto che tu puoi giocare un po’ ovunque, sia da centrocampista centrale che da trequartista. Qual è il tuo ruolo? Dove ti vedi meglio?
"A me piace solo giocare a calcio, non dico mai un ruolo. Da quando sono piccola gioco per fare gol, assist, l'ultimo passaggio, il numero 10 mi piace ma mi sto trovando bene anche come play, costruendo di più il gioco".
Meglio un gol o un assist?
"Non lo so, io sono felice se prendiamo 3 punti: che sia assist o gol non importa, sono felice se vince la squadra".
Sei arrivata nel 2020 in Italia, prima hai giocato nel PSG. Mi racconti un po’ i tuoi inizi, la tua avventura in Francia.
"Adesso essendo un po' più vecchia vedo che era molto difficile. Ero molto giovane quando sono andata al PSG, non mi sono resa conto di dove ero e quanto devo dare ma fa parte del percorso di una carriera. Ho imparato molto, porto con me sempre quello che ho imparato lì, mi ha fatto crescere ed essere la persona che sono oggi. Sono fiera di quel percorso, ma ovviamente essendo così giovane in una squadra così forte è stato duro ma è stata una bella esperienza".
Invece il tuo percorso da bambina come è stato? È stato facile o difficile emergere? Perché qui in Italia tante calciatrici raccontano che è stato difficile all'inizio, alcune giocavano insieme ai maschi...
"Io sono cresciuta in Svezia. Noi avevamo già delle squadre femminile per le bambine da 6 anni, non ho mai giocato con i maschi. Ho cercato sempre di dare il massimo per arrivare il più in alto possibile".
Cosa pensi della nostra Serie A? Hai notato dei miglioramenti in questi anni e quali sono le differenze con il calcio francese?
"Ho notato tantissimi miglioramenti da quando sono arrivati. Sono fiera del percorso fatto dalla Serie A, secondo me quest'anno il campionato sarà molto difficile. Tutte le squadre sono forti. Si vede già che servono i piccoli dettagli per prendere i 3 punti e questa è una bella cosa per il campionato. La differenza con la Francia è quella: c'è più competitività tra le squadre, non è mai facile prendere i 3 punti, mentre in Francia ci sono solo due-tre squadre in lotta per vincere".
Di cosa ha bisogno il calcio femminile italiano per crescere ancora?
"Il campionato deve crescere piano piano facendo errori e cercare di crescere sempre, come una giocatrice o come una squadra. Stiamo facendo delle buone cose, arrivano anche delle giocatrici straniere, per dare anche questa professionalità che mancava prima. Il prossimo step è quello di cercare di portare più persone a vedere le partite, aumentare la fruizione dei contenuti su tutti i canali e pian piano si cresce per diventare un campionato sempre più forte, abbiamo le qualità per esserlo, auguro quello alla Serie A".
Quali sono i tuoi obiettivi personali in questa stagione?
"Gli obiettivi sono sempre gli stessi: cercare di migliorare è la cosa più importante, come squadra invece vogliamo cercare di essere nella poule Scudetto e questo per me è un obiettivo importante, alla fine però basta lavorare giorno per giorno per essere pronta nel weekend per fare la partita migliore che possiamo fare e poi cercare di imparare da quella gara".
Si ringraziano Annahita Zamania e l'ufficio stampa del Sassuolo per la cortesia e la disponibilità dimostrate in occasione di questa intervista
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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