Riparte il campionato Primavera (domenica alle 11 il debutto al Ricci contro la Lazio) e il Sassuolo spera di recitare un ruolo importante dopo la salvezza in extremis raggiunta la scorsa stagione. Francesco Palmieri, responsabile del settore giovanile del Sasol, ha parlato così alla Gazzetta di Modena: "Tornare a Sassuolo è una cosa voluta e fortunatamente adesso è realtà. L'anno scorso, in un momento di difficoltà, abbiamo avuto la possibilità di giocare al Ricci contro Genoa e Atalanta e secondo me i ragazzi hanno avuto una spinta diversa, perché è un impianto bellissimo per il campionato Primavera. Questa competizione ha una visibilità tale per cui è giusto che i ragazzi giochino in uno stadio vero. Anche dal punto di vista delle motivazioni, questo dà qualcosa in più. E poi è bello per la gente di Sassuolo, dà un senso di appartenenza importante".

Un campionato che è sì avvincente, ma anche ricco di insidie.
"Cominciamo domenica incontrando la Lazio che è tornata in Primavera 1 ed è una squadra competitiva. Cercheremo di iniziare nel modo migliore, anche se le difficoltà del campionato sono elevatissime e ci siamo attrezzati. Secondo me abbiamo un buon gruppo, speriamo di partire col piede giusto".

Un gruppo che vede tante certezze e qualche novità.
"Aver mantenuto l'ossatura dell'anno scorso sicuramente è un vantaggio, abbiamo dato continuità al percorso di tanti ragazzi e fatto degli innesti per puntellare un gruppo già coeso".

Al centro dell' attacco mancherà Giacomo Raspadori, ormai parte a tutti gli effetti della prima squadra e reduce dall' esordio in Nazionale Under 20.
"È una grande soddisfazione, in questo momento Giacomo sta avendo e sta dando grande visibilità al lavoro del nostro settore giovanile. Quando sono arrivato io era un ragazzino, ha fatto due stagioni in Primavera, ma già l'anno scorso è andato in ritiro con la prima squadra. Dev'essere di stimolo per gli altri, è sempre stato avanti come modo di fare e di interpretare il calcio, sia in campo che fuori, ha iniziato qui il suo percorso da piccolo e siamo riusciti a farlo crescere nella maniera giusta, molte volte si deve pensare solo a non rovinare le qualità che hanno i ragazzi. De Zerbi lo ha definito "un Magnanelli del 2000"? Ha ragione, perché ha la testa di un veterano, ha fatto il capitano dal gennaio del suo primo anno in Primavera e con lui giocavano dei '98, a dimostrazione del fatto che abbiamo sempre saputo che ha qualcosa di importante da trasmettere, non solo dal punto di vista tecnico-tattico".

Quest'anno a sopperire alla mancanza dei gol di Raspadori potrebbe essere Mattioli.
"Conosco Andrea da quando aveva 10 anni, ha grandi qualità, non solo sotto l'aspetto realizzativo, ma anche di gioco di squadra, bisogna solo lasciarlo tranquillo, sotto certi aspetti si deve formare, ma sono fiducioso, credo che ci potrà dare grandi soddisfazioni. E non solo lui, ma anche Manzari, Pilati, Aurelio, Oddei, Marginean, Artioli, Bellucci, Turati e molti altri, abbiamo davvero un bel gruppo".

Sezione: Settore Giovanile / Data: Ven 13 settembre 2019 alle 18:10
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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