Francesco Pedone, allenatore del Sassuolo Under 18, ha parlato alla Gazzetta del Mezzogiorno del suo passato in Puglia, con la maglia del Bari, ma non solo. Domani c'è Como-Bari, sfida da doppio ex proprio per il mister neroverde: "Torno indietro ad un periodo bellissimo. Le due società per anni hanno dato vita a fortunati affari di mercato. Il Como negli anni ‘90 aveva un settore giovanile invidiato ovunque in Italia. Carlo Regalia, da straordinario dirigente qual è sempre stato, andava in prima persona a visionare i migliori talenti lariani e, in effetti, io fui rappresentai il primo trasferimento tra i due club in quell’epoca. Al Como sarò sempre grato: è stata la società che mi ha formato, il Bari, invece, rappresenta il primo approccio nel calcio dei grandi. L’avventura in biancorosso fu straordinaria, anche se con un grande rimpianto".

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A cosa si riferisce? "Ad un’escalation ingiustamente interrotta. Il Bari doveva ridimensionare le spese dopo l’infausta retrocessione dalla A del ‘92 e il tentativo fallito di immediata risalita. Nel 1993 partimmo a fari spenti, ma centrammo la promozione con un gruppo meraviglioso che si confermò anche in A. La seconda stagione nel massimo torneo, però, portò ad una retrocessione in B, malgrado Protti capocannoniere del campionato e tanti grandi calciatori in squadra: Kennet Andersson, l’indimenticabile Ingesson, Gerson, Fontana, Gautieri. Incappammo in una serie di episodi incredibili. Con il Var non saremmo mai scesi in B. Ma il Bari è rimasto nel mio destino: qui al Sassuolo ho ritrovato due baresi doc come Francesco Palmieri che è il responsabile del settore giovanile ed Emiliano Bigica, tecnico della Primavera".

Sezione: Settore Giovanile / Data: Ven 25 novembre 2022 alle 19:22
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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