Daniela Sabatino, attaccante del Sassuolo Femminile, è stata la protagonista della seconda puntata di Women’s Talk il format organizzato da L Football in collaborazione con Studio Assist & Partners. La calciatrice neroverde ha parlato della sua avventura nel mondo del calcio femminile e naturalmente anche dell'esperienza a Sassuolo.

La crescita del calcio femminile?
“Quando ho iniziato a giocare a calcio io non c’erano tutte queste attenzioni e questi interessi da parte degli sponsor. L’ingresso dei club professionistici ha sicuramente aiutato questo movimento a crescere. Ricordo Juventus Fiorentina allo Stadium con 40 mila spettatori, purtroppo è stata solo una partita ma dovrebbe essere sempre così. Anche con l’ingresso di SKY e TimVision siamo cresciute perchè permettono di vedere le nostre partite. Noi siamo contente, anche di poter dire alle persone come siamo fuori dal campo. Abbiamo conquistato il Mondiale perchè eravamo un blocco unico. Questa è la nostra forza e ci ha permesso di giocare un ottimo Mondiale. Siamo ancora un gruppo unito, vogliamo gli Europei. Purtroppo abbiamo incontrato l’Olanda in cui le giocatrici sono professioniste e la differenza si è vista.”

Essere un modello per le ragazze?
“Per ognuna di noi è una responsabilità. Ma ci fa piacere e ci rende piene di orgoglio sapere che tante ragazzine sognano di diventare come noi. A noi spetta dare sempre di più sul campo ma soprattutto dare il buon esempio su come comportarsi fuori. Sono sempre me stessa sia sui social che fuori. Non riesco ad essere finta. Quando scrivo voglio trasmettere ciò che sono realmente.“

Ripresa del campionato?
“Io ho sempre detto che il calcio è la mia vita, non posso starne senza. Dopo due mesi senza calcio sto impazzendo (ride ndr). Spero si possa ripartire. Volevamo finire bene il campionato e toglierci tante soddisfazioni. Potevamo proseguire anche il cammino in Coppa Italia. Dispiace sia arrivata la pandemia. Spetta al Governo e alla Federazione decidere. Il protocollo da rispettare è complesso ma è fatto per tutelare la salute nostra e di tutti quelli che lavorano con noi. Mi auguro si possa tornare presto alla normalità.“

La tua carriera?
“Brescia è casa mia, ho vissuto otto anni bellissimi. Da lì è partita la crescita del calcio femminile. Il primo Scudetto è stato qualcosa di incredibile. Abbiamo collezionato 26 vittorie consecutive. Eravamo un gruppo unito che dava tutto per ottenere il massimo. Al Milan è stata una bella esperienza ma sono andata via perché le mie idee non erano le stesse della società. Ho scelto Sassuolo perché è una società che punta sui giovani. Il mio compito è quello di farle crescere. Ci sono molte ragazze interessanti che secondo me potranno togliersi tante soddisfazioni. Mi trovo bene perché sono tutte giovani e mi chiamano la zia.“

Futuro?
Al futuro non ci penso. Lo vedo molto lontano. Posso dirti che non farò l’allenatrice ma che rimarrò nel mondo del calcio perché non posso stare lontana dai campi. Il mio obiettivo adesso sono gli Europei. Nel 2022 voglio essere parte del gruppo azzurro e metterò Milena Bertolini nelle condizioni di convocarmi. Poi ci saranno i Mondiali (ride ndr).”

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Gio 21 maggio 2020 alle 21:16
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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