Benedetta Orsi, calciatrice del Sassuolo Femminile, testimonial di Generazione S, è stata la protagonista dell'ultima puntata de La Giovane Italia in onda su Sky, insieme a Raspadori. La calciatrice ha parlato degli inizi e non solo. Ecco le sue parole: "Giocavo a tennis, era l'unico sport che mi soddisfaceva. Ho giocato fino a 12 anni, poi dopo una serie di controlli, dopo tanto tempo, saltò fuori che c'era un tumore benigno e venni operata d'urgenza a Bologna e da lì, un po' l'operazione, un po' l'incapacità di riprendere il movimento della spalla, avrei avuto un braccio più corto, ho abbandonato il tennis e ho iniziato a giocare a calcio. Feci un torneo e poi fui chiamata dalla Reggiana, che ora è diventato il Sassuolo".

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Ancora Benedetta Orsi: "Io sono nata come punta centrale in Serie B, me la cavavo abbastanza bene. Poi ho cambiato, anche il mio cambiamento e tra i vari allenatori, e ho iniziato ad essere spostata da esterno perché avevo gamba, poi fui provata da mezz'ala di centrocampo e ora Piovani mi ha messo in difesa e non mi sono più spostata. Ho avuto un'alternanza di ruoli e non ho mai lavorato su un singolo ruolo, forse ce l'ho fatta perché avevo qualità. Alice Parisi? Mi ritrovo tanto in lei fuori dal campo, nel suo modo di pensare e dialogare. A livello calcistico fa un ruolo diverso, quando giocavo a centrocampo un minimo mi ci rivedevo in lei".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Gio 02 giugno 2022 alle 14:31
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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