La difesa a 3 può attendere. La seconda mossa di Davide Ballardini al suo arrivo a Sassuolo ha avuto un chiaro obiettivo: dare maggiore solidità alla squadra. La prima? Lavorare sulla testa dei giocatori che, a suo dire, anche nel riscaldamento prima della gara con il Frosinone erano contratti e troppo pensierosi. D'altronde la classifica e la situazione attuale non fanno dormire sonni tranquilli ai neroverdi, rinvigoriti però dalla boccata d'ossigeno arrivata proprio contro il Frosinone, match in cui si sono visti i primi veri accorgimenti del nuovo tecnico. Se a Verona il tecnico romagnolo ha scelto di ripartire più o meno dagli stessi uomini della precedente gestione, contro i ciociari si è già visto qualcosa di diverso.

Si pensava alla difesa a 3 e invece Ballardini ha cambiato a centrocampo. Lì c'erano dei problemi con il duo Matheus Henrique-Boloca che offre garanzie soprattutto in chiave di palleggio ma non ha fisicità e allora il tecnico ha scelto di puntare su una coppia inedita, che non aveva mai giocato dall'inizio nel centrocampo a due, ovvero Uros Racic e Kristian Thorstvedt, con il brasiliano Henrique addirittura in panchina (chissà se avranno pesato anche i due errori consecutivi contro Napoli e Verona). D'altronde, quando scegli di fare affidamento (anche) sui lanci lunghi, puoi anche decidere di rinunciare a un bravo palleggiatore per puntare su altre caratteristiche.

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Thorstvedt, dopo un primo anno di apprendistato, si è preso la scena con 5 gol, mentre il serbo, arrivato dal Valencia, non è mai entrato nelle grazie della precedente gestione ma quando è sceso in campo ha fatto poco per smentirle. Dopo i primi 6-7 mesi incolore, il serbo ha trovato maggiore continuità ed è stato schierato dai due tecnici che sono subentrati a Dionisi, ovvero Bigica e Ballardini: con il primo è arrivato anche il primo gol in Serie A, con un bellissimo destro a giro contro il Napoli che purtroppo ha illuso i neroverdi, con il secondo invece è arrivato l'assist decisivo per il gol del suo compagno di reparto Thorstvedt, che si era inserito molto bene in area. E forse, viste le scelte di Balla, non è un caso che il gol sia stato confezionato proprio dai due centrocampisti.

Con il Frosinone i neroverdi hanno avuto solo il 39% di possesso palla, di cui solo il 34% nella metà campo avversaria, segno anche delle difficoltà a costruire vere azioni pericolose. Il Sassuolo ha pagato questa scelta in termini di qualità avendo avuto il 73% di passaggi riusciti contro l'82% della squadra di Di Francesco con 26 lanci lunghi contro i 13 degli avversari. Racic e Thorstvedt sono stati due dei giocatori che hanno recuperato più palloni nell'arco dei 90 minuti, con il serbo che ne ha recuperati 4 e il norvegese a quota 5 (il migliore è stato Laurienté con 7). Dunque, un Sassuolo che sta provando a cambiare forma e sostanza per conquistare, anche con le unghie e con i denti, la salvezza.

Sezione: News / Data: Mar 12 marzo 2024 alle 13:59
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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