Giacomo Jack Raspadori grande protagonista con la maglia della Nazionale. Dopo il gol vittoria da manuale contro l'Inghilterra, una rete da attaccante vero contro l'Ungheria che ha lanciato l'Italia del Mancio alle final four. Il 3-5-2 ha esaltato le qualità di Raspa, ora più vicino alla porta e non largo come nel 4-3-3. E La Gazzetta dello Sport ha esaltato l'ormai ex attaccante del Sassuolo: "Lunedì scorso, giorno in cui l’Italia ha iniziato a inerpicarsi su per la salita di questa doppia sfida di Nations League, ci sentivamo nonostante tutto aggrappati a Ciro Immobile: ancora non lo sapevamo, ma in realtà eravamo già appoggiati sulle spalle di Giacomo Raspadori. Il ragazzo dei tempi giusti. Era un fenomeno nella Primavera del Sassuolo ma è cresciuto lì, nel “suo” campionato, senza salti nel vuoto: la Serie A poteva aspettare i suoi 19 anni, anche se c’è chi la conosce più giovane, e nessuno ha avuto fretta, né lui né il club che poi quando è stato il momento gli ha offerto la casa e le responsabilità dove preparare il decollo. Era la carta in più di Mancini, quella che poteva sparigliare il mazzo, all’Europeo, ma Jack lo ha vissuto come l’apprendista che fa lavoro di bottega, impara il mestiere da chi lo fa da molto più tempo di lui, immagazzina conoscenze".

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E ancora: "Poi è arrivato settembre di un anno fa e Raspadori ha iniziato a scendere dalla tribuna dove si era accomodato per le ultime tre tappe del tour trionfale e a salire nelle gerarchie di Mancini. Sempre cogliendo l’attimo senza rincorrerlo: il gol contro la Lituania, il primo azzurro, non gli era bastato a giocare poco più di mezzora nelle tre maledette partite del tabù Mondiale, contro Svizzera, Irlanda del Nord e Macedonia, ma la sua epoca stava iniziando. Oggi Mancini, che continua a combattere l’anemia di gol della sua Nazionale, si coccola il giocatore che nelle ultime 15 partite ne ha segnati cinque, con quello di ieri sera: anche questo con i tempi giusti, perché quando ha visto quell’impatto fra Gnonto e Gulacsi Jack, era già lì con il pensiero, e poi ci è arrivato anche con i piedi, per il doppio tocco decisivo. Nessun azzurro ha fatto meglio nel periodo, ed è abbastanza per considerarlo la miglior immagine possibile di una nuova Italia che sta nascendo: Raspadori la sintetizza benissimo".

Sezione: News / Data: Mar 27 settembre 2022 alle 13:52
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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