Conferenza stampa post-gara per Alessio Dionisi. L'allenatore del Sassuolo ha parlato così dalla pancia del Mapei Stadium, dopo il match contro la Fiorentina: "Il Sassuolo non ha finito bene, più per la testa o per le gambe? Non la spiegherei così, sarebbe troppo semplice. L'aver finito in 9 non è stato bello, poi non vedo sempre linearità nelle scelte. Ho visto tante bracciate, ho visto solo due espulsi a noi e mi dà fastidio. Abbiamo sbagliato e non va bene, questo rosso se lo porteranno dietro anche l'anno prossimo e se li dovrò anche allenare mi girano le scatole. La prestazione è stata buona. Oggi era giusto premiare dei giocatori, che hanno risposto e hanno fatto bene. C'era bisogno di capire chi era pronto per la prossima o chi ha bisogno di un percorso diverso e io ho trovato delle risposte. Giocavamo con una squadra più forte di noi, più al completo di noi, più motivata, e in 11 contro 11 era equilibrata, poi gli episodi hanno cambiato l'inerzia".

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Come hai visto la Fiorentina?
"Il percorso della Fiorentina in questi due anni è un percorso veramente buono. Quando una squadra arriva in finale vuol dire che ha fatto delle cose ottime. La Fiorentina ha un organico importante e credo sia una delle più complete tra le squadre di prima fascia. Si fa fatica a trovare un undici titolare, va dato merito alla rosa che è valorizzata da quello che fanno, perché sanno giocare lungo, alzano le traiettorie, portano tanti giocatori in fase ultraoffensiva, ma noi li abbiamo gestiti bene. Peccato perché la partita poteva finire in maniera diversa. Qualcuno dei nostri non giocava oggi, non eravamo al completo, la Fiorentina si sta preparando alla gara più importante dell'anno, gli faccio l'in bocca al lupo e spero, da italiano, che faccia bene".

Come sarà ricordata questa annata?
"Io me la ricorderò bene perché mi ha insegnato tanto, le cose negative ti insegnano qualcosa. Secondo me è stata una stagione positiva, ne dobbiamo trarre beneficio per il futuro, siamo migliorati quando abbiamo fatto scelte coraggiose e dovremo continuare a farle. È importante che la squadra sia bilanciata tra giocatori pronti e non pronti, perché altrimenti se vengono meno alcuni giocatori rischi di andare in difficoltà. Di questo stiamo già parlando, poi tradurre nei fatti non è semplice. Queste gare hanno dato certe risposte, poi analizzeremo tutto. Ci sono stati degli alti, non facili da raggiungere, e dei bassi, dobbiamo ripartire da tutto ciò".

Come fa Berardi a non sognare un grande cammino europeo con il club?
"Dovresti chiederlo a Domenico. Una finale europea con la Nazionale, che è più importante del club, ha segnato anche un rigore in finale e ha vinto. Domenico è uno dei maggiori artefici dei risultati del Sassuolo, al tempo stesso il Sassuolo lo ha fatto crescere. Se ha fatto questa scelta lui avrà ponderato pro e contro, io spero che continui a fare questo. Quando l'abbiamo avuto, quest'anno poco, ha fatto 12 gol, più quelli che fa fare e non ha giocato 16 partite. Colgo l'occasione per ricordare che da quando sono arrivato mi si parla sempre delle stagioni precedenti, la miglior stagione precedente a me è stata quella precedente alla mia. Tra la seconda e la terza stagione il Sassuolo non ha fatto cessioni, così è più semplice. Bisogna essere bravi e coraggiosi anche quando si cambia. Questa società non tarpa le ali. Da quando sono arrivato e l'ho condiviso, lo sapevo, le cessioni sono state tante. L'unico modo per migliorare è mantenere, se non mantieni è difficile dare continuità, se non c'è Domenico è difficile, quasi impossibile: prendete una squadra del nostro livello e togliete un giocatore così determinante, forse non c'è. Dipende da quanta polemica volete fare. Prima di me 0 cessioni e 8° posto, quest'anno ottimo risultato. Abbiamo fatto dei cambiamenti, abbiamo inserito dei difensori nuovi in un sistema di gioco diverso, giocavano in maniera diversa, gli si chiedeva meno compiti tecnici, bisogna accompagnarli perché di errori difensivi individuali ne abbiamo fatti tanti, a livello di squadra siamo cresciuti, e questo ci ha permesso di fare 23 punti nel ritorno e di fare 9 clean sheet".

Quale sarà il futuro di Dionisi?
"Ha parlato Carnevali, ci siamo. Il mio futuro sarà qua. Mi auguro, questa è la mia speranza, per me la cosa importante è la squadra. Non esiste un allenatore che fa risultati senza giocatori, poi un allenatore può dare una mano. Noi possiamo avere dei giocatori di prospettiva ma al tempo stesso dobbiamo avere giocatori motivati, umili e pronti. In Europa ci sono 4-5 campionati di un certo livello, negli altri è diverso. Se li vai a pescare di un campionato di pari livello è più facile sia pronto, se li vai a pescare in un Paese di quarta fascia, li devi accompagnare. Li fai giocare sperando che sbaglino poco, sperando non servano da subito. Dobbiamo essere bravi a creare la giusta alchimia, il gruppo giusto, per ripartire e porci un obiettivo che non è migliorare quest'anno, ci tareremo in base a chi saremo, ma non è mai la ripartenza in funzione della stagione precedente, se cambi, poi puoi migliorare ma lo devi dimostrare, servono i fatti".

Oggi era al Ricci per la Primavera che si è qualificata per la prima volta nelle prime 4...
"Era la prima volta che accedeva alla fase finale, ancor di più nelle final 4, è una bella cosa. Sono contento. Non chiedetemi chi è pronto, non c'è un giocatore pronto in Primavera. Poi si può migliorare allenandoli in prima squadra, ma il livello della Primavera non è la Serie A e nemmeno la B. Di prospettiva qualcuno c'è, uno in Serie A ci ha giocato, ma non ci sono giocatori pronti, sono stati bravi i compagni a supportarlo. Sono contento per Bigica, Palmieri, tutti i ragazzi e lunedì impegni permettendo ho in agenda di andare a fare il tifo per loro".

Sezione: News / Data: Ven 02 giugno 2023 alle 23:29
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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