Emiliano Bigica, allenatore del Sassuolo, è intervenuto ai microfoni di DAZN al termine della gara persa 6-1 contro il Napoli, recupero della ventunesima giornata di Serie A. Ecco le sue parole: "Ovviamente preparare la partita in due giorni era proibitivo, ho cercato di toccare le corde dal punto di vista psicologico. Dobbiamo ritrovare coraggio e voglia di tirarsi fuori da questa situazione che è pesante. Sono già concentrato sulla partita di Verona che per noi è come una finale, la posta in palio è alta e la nostra priorità adesso è quella".

Cosa è cambiato dopo il vantaggio?
"Non ho chiesto di cambiare dal troppo al meno, dovevamo andare a pressare forte per recuperare palla e andare in verticale velocemente. Loro avevano giocatori di qualità nel palleggio e quando ci siamo allungati abbiamo preso un gol dietro l'altro, questo è segno di fragilità. Dobbiamo ritrovare fiducia, non troveremo sempre il Napoli. Il nostro campionato ricomincia da domenica".

Il ritorno di Berardi è la vostra luce?
"Per noi è un giocatore fondamentale, il nostro top player, oggi l'ho portato in panchina perché nella partitella di ieri stava bene. Tra quattro giorni sarà a disposizione, come altri giocatori che recupereremo".

Potrebbe cambiare modulo per dare una scossa?
"Tutto può essere interessante, ma il campionato Primavera non è la Serie A. Soffro se non presso alto, se non siamo aggressivi. Venivamo da una partita giocata tre giorni fa, ho provato a dare qualche input sulla fase difensiva mentre su quella offensiva abbiamo lavorato poco o nulla. In settimana lavoreremo per essere più aggressivi davanti e recuperare la palla più alta".

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Emiliano Bigica, tecnico del Sassuolo che stasera ha perso sonoramente 6-1 contro il Napoli, ha parlato a Sky Sport: "In questi giorni ho cercato di ritirare su psicologicamente una squadra molto fragile. Fin quando siamo stati corti e stretti, con distanze giuste, abbiamo fatto qualcosa di buono. Poi i due gol in pochi minuti ci hanno destabilizzato e fatto perdere le certezze che stavamo trovando".

La prossima con l'Hellas?
"E' una finale, va giocata come se fosse l'ultima della nostra vita perché sono punti che valgono doppio. Troveremo una squadra con grande spirito, cosa che dobbiamo ritrovare velocemente anche noi insieme all'orgoglio perché è una partita fondamentale".

Come sta Berardi?
"Oggi l'ho portato in panchina perché ieri ha fatto bene in partitella, sente bene la gamba e mi aveva dato disponibilità. E' il nostro top player, un leader tecnico e morale a cui i compagni si devono aggrappare. Ma non possiamo pensare che il solo Domenico ci possa tirare fuori, tutti dobbiamo dare qualcosa in più dal punto di vista dell'orgoglio, partendo dalle certezze dei 25 minuti iniziali di stasera".

La brutta prova di Tressoldi?
"Un giocatore di indubbia qualità, ovviamente deve limare qualche errore. La sua condizione fisica non è ottimale, infatti l'ho sostituito. Poi oltre a Berardi recupereremo altri giocatori che ci saranno utilissimi contro l'Hellas".

Cosa le ha detto la società quando l'ha chiamata?
"Quando mi hanno affidato l'incarico mi è stato chiesto di ritirare su la squadra dal punto di vista psicologico, anche perché tatticamente potevo fare poco in due giorni. Io ringrazio la società per questa opportunità, devo cercare velocemente di far ritrovare certezze, spirito e anima a questa squadra".

Sezione: News / Data: Mer 28 febbraio 2024 alle 21:02
Autore: Sarah G. Comotto
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