Stefano Sacchetti, nuovo vice-allenatore del Sassuolo Femminile, ha parlato a Nero&Verde, raccontando il suo scetticismo iniziale sul mondo del calcio femminile e i motivi che lo hanno spinto ad accettare la chiamata neroverde: "Ho fatto questa scelta perché mi ha chiamato mister Piovani con cui ho giocato 4 anni a Piacenza. Al di là delle competenze tecniche e della professionalità, per me è una persona umanamente molto valida. Mi ha chiesto la possibilità di fare un incontro per valutare questa esperienza nel femminile, mettere la mia esperienza in questo movimento che sta prendendo sempre più piede in Italia, sono venuto ad incontrare il direttore Alessandro Terzi che mi hanno parlato, mi hanno fatto vedere le cose da un altro punto di vista, mi ha incuriosito molto e adesso mi trovo qui".

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Dove migliorare?
"È vero che le donne sono delle professioniste da quest'anno ma il range d'età in una prima squadra è molto basso, almeno da quello che vedo a Sassuolo, 20-22-24-25 anni, molto spesso queste ragazze non hanno le basi che possono avere i ragazzi che iniziano a giocare in strada a 8 anni e poi fanno un percorso di crescita nei settori giovanili. Qui c'è grande entusiasmo, tanta qualità ma c'è anche da fare tanti tipi di lavoro che si fanno nelle fasce più basse".

Quali differenze?
"Le donne hanno tanta voglia di imparare e di crescere, lo vedi perché chiedono spiegazioni durante l'esercizio, chiedono dove poter migliorare, hanno piacere nel rivedersi, c'è meno differenza rispetto a quello che pensavo prima. Cambia il rapporto umano, il tono, il modo di dire le cose, però ti trattiene un po' di più, riesci a essere più riflessivo nella comunicazione perché le dinamiche di gruppo sono diverse. Il gioco del calcio è sempre lo stesso, le regole sono le stesse, si va in 11 in campo e l'obiettivo è sempre quello di riuscire a crescere e migliorare durante la settimana e preferibilmente vincere la domenica".

Il Sassuolo?
"Il Sassuolo è una delle realtà più importanti, da quest'anno ci alleniamo nel Mapei Football Center, per il femminile penso che sia motivo d'orgoglio poter far parte di questa famiglia del Sassuolo Calcio che si sta interessando sempre più al femminile, mette a disposizione tutte le cose che hanno i maschi. È una società a 360°, una società-famiglia, dove uno non viene qui a timbrare il cartellino ma può restare anche per 24 ore".

Filangeri?
"Filangeri ha giocato in Nazionale, ha contribuito anche lei al risultato storico del secondo Mondiale consecutivo, un motivo d'orgoglio anche per la società che ha creduto in questa ragazza".

Sezione: Sassuolo Femminile / Data: Sab 10 settembre 2022 alle 15:40
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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