Il VAR, il Video Assistant Referee, è stato introdotto come sostegno all'arbitro ma finisce spesso e volentieri col creare ulteriori polemiche. Andiamo a rivedere il regolamento su quando il VAR può intervenire nel corso di una partita. L’arbitro può essere assistito dal VAR solo in caso di un “chiaro ed evidente errore” o “grave episodio non visto” in relazione a: rete segnata / non segnata; calcio di rigore / non calcio di rigore; espulsione diretta; scambio d’identità quando l’arbitro ammonisce o espelle il calciatore sbagliato. L’assistenza del VAR riguarderà l’uso di replay dell’episodio. L’arbitro prenderà la decisione finale che può basarsi esclusivamente sulle informazioni del VAR e/o sulla revisione del filmato effettuata direttamente dall’arbitro “a bordo campo” nell’area di revisione. Tranne che per un “grave episodio non visto”, l’arbitro (e, se del caso, gli altri ufficiali di gara “sul terreno”) deve sempre prendere una decisione (compresa la decisione di non sanzionare una potenziale infrazione); questa decisione non cambia a meno che non sia un “errore chiaro ed evidente”. 

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Se il gioco è stato interrotto e ripreso, l’arbitro può solo effettuare una revisione e prendere la sanzione disciplinare appropriata, per un caso di identità errata o per un’infrazione potenziale da espulsione relativa a condotta violenta, all’atto di sputare, mordere o all’agire in modo estremamente offensivo e/o ingiurioso. Questa una piccola parte del regolamento per gli arbitri relativo alla sezione del VAR.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mar 13 settembre 2022 alle 20:30
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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