Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini, a margine del Next Gen Day, ha parlato di tanti argomenti, in particolare ha detto la sua sui prestiti, seconde squadre e sull'impiego degli stranieri. Ecco le sue parole: "L’approccio culturale è che le politiche sui prestiti che ha caratterizzato diverse squadre non ha portato a investire su un progetto come le seconde squadre. Allo stesso tempo, l’investimento su centri sportivi o vivai non ha caratterizzato la maggior parte delle squadre, anche nell’età d’oro della Serie A. Poi c’è un problema logistico e di costi da risolvere, altrimenti diventa un alibi: ci sono squadre pronte a investire, ma si scontrano con questi paletti. La resistenza nel lanciare giovani in Italia mi sento di dire che non sia un problema del calcio o dello sport, ma culturale, studiato anche da sociologi. Per il calcio, investire sui giovani va fatto sempre: le seconde squadre sono una modalità, che aiutano anche le nazionali".

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Stranieri in Primavera?
"Sicuramente, un’altra strada da battere è quello di porre dei limiti sull’utilizzo di giocatori stranieri in Primavera. Anche recentemente Marotta ha ricordato un tema molto serio che abbiamo in Italia: ci sono giovanissimi che non riescono ad accedere alle scuole calcio, è un tema che va affrontato dai bambini ai campioni che arrivano in Serie A".

Le riforme dei campionati?
"Sarà formalizzata a fine anno, quello che è emerso è la necessità di costruire un sistema, insieme a Lega B e Lega Pro, che sia di servizio al professionismo. Verrà affrontato sia il numero delle squadre, sia i meccanismi di promozione e retrocessione, sia le seconde squadre".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Dom 27 novembre 2022 alle 18:55
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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