Ferrari, Locatelli, Caputo e Berardi: se non è ItalSassuolo poco ci manca. Ora però sulla cresta dell'onda, nonostante l'infortunio, c'è Domenico Berardi. E Giovanni Carnevali, amministratore delegato dei neroverdi, ha esaltato le doti dell'attaccante classe '94, ora riconosciute da tutti, in un'intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato anche del futuro e ha svelato alcuni retroscena del passato.
 
Carnevali, qual è stato il primo pensiero quando lo ha visto mettere dentro l’1-0? 
"Ho provato una grande soddisfazione perché su Domenico molti in passato nutrivano dei dubbi, mentre noi abbiamo sempre creduto ciecamente in lui. E’ un ragazzo eccezionale e le parole del patron Squinzi, che voleva farne un simbolo del Sassuolo, stanno diventando realtà". 
 
Si aspettava una prova così? 
"Lo speravo e non vi nascondo che quando ha segnato, ho esultato (sorride, ndr). Berardi aveva fatto bene anche in precedenza con la Nazionale e in azzurro si sta confermando sui grandi livelli toccati in queste stagioni con il Sassuolo. E’ un campione e ora tutti se ne rendono conto".
 
In cosa può ancora migliorare? 
"La sua maturità è cresciuta anno dopo anno e ha acquisito sempre più continuità di rendimento. Ora non è più un ragazzo, ma un uomo e questa maturazione in campo si vede. Margini di miglioramento ne ha ancora e, state certi, che di passi in avanti ne farà altri sotto tutti gli aspetti".

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Negli ultimi mercati quali grandi hanno chiesto Berardi? 
"Juventus, Inter e Roma". 
 
Come siete riusciti a tenerlo? 
"Con Domenico ci lega un rapporto speciale. E’ vero che ci sono state offerte o interessamenti per lui, ma abbiamo sempre concordato che la cosa migliore era andare avanti insieme".
 
Così Berardi è diventato il vostro calciatore-simbolo. 
"Esatto. Quando Magnanelli non gioca, indossa anche la fascia da capitano, cosa che avrebbe fatto un grande piacere al patron Squinzi, il suo primo tifoso. In un calcio dove non ci sono più bandiere, siamo orgogliosi che lui stia diventando la nostra".
 
Cosa succederà se farà un grande Europeo e una grande tornerà a bussare alla vostra porta con un’offerta “irrinunciabile”? 
"Alle implicazioni di mercato non penso. Spero solo che a giugno Berardi faccia grandi prestazioni con la Nazionale. L’idea comune è quella di continuare insieme questo percorso e non credo proprio che le cose cambieranno tra tre mesi".
 
Gol di Berardi a parte, cosa vuol dire per il Sassuolo avere quattro convocati da Mancini? 
"E’ una soddisfazione perché viene riconosciuto il lavoro svolto dalla società e da De Zerbi, ma penso che pure i nostri tifosi siano orgogliosi. Non capita a tutti i club di avere quattro convocati più altri tre “ex” (Pellegrini, Acerbi e Sensi sono stati nel Sassuolo in passato, ndr)".
 
Merito del rendimento della squadra in campionato. 
"Finora abbiamo fatto qualcosa di straordinario. Da 8 anni siamo in Serie A e questo ci permette di dare continuità sotto l’aspetto del lavoro. Il resto è merito dei nostri giocatori, bravi a premiare gli sforzi di tutti noi".. 
 
Cosa si aspetta da questo finale di stagione? 
"Mi aspetto... un gran finale. La volontà è quella di disputare l’ennesimo campionato straordinario e arrivare dietro le prime sette, per noi equivale a vincere lo scudetto".

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Sezione: News / Data: Sab 27 marzo 2021 alle 09:13
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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