Gian Marco Ferrari, difensore e capitano del Sassuolo, è uno dei leader e dei punti di riferimento dell’attuale spogliatoio neroverde. Fa parte del giovane gruppo allenato da Alessio Dionisi che sta sorprendendo tutti partita dopo partita, emozionando gli appassionati di calcio di tutta Italia. Intervistato da Sara Piccinini, Ferrari si è raccontato nell’esclusivo Q&A di StarCasinò Sport, il sito di intrattenimento sportivo Official Infotainment Partner di US Sassuolo. A far da cornice all’intervista il Mapei Football Center, il centro di allenamento della squadra neroverde dove i calciatori si preparano fisicamente e mentalmente per le partite. Riguardo il ruolo di capitano della squadra, Ferrari ha risposto: “Ricoprire questo ruolo, inconsciamente, ti cambia. Considerando il peso della fascia, visto che l’ha indossata Magnanelli per molti anni, è anche abbastanza difficile. Personalmente non sono cambiato, ho sempre incitato e aiutato i miei compagni. Ma avere la fascia al braccio ti porta a dare qualcosa in più”. Questo e molto altro nell’imperdibile intervista realizzata da StarCasinò Sport a Gian Marco Ferrari. “Il nuovo modo di vivere il Sassuolo” porterà gli appassionati di fede neroverde in esperienze uniche e premi speciali: in palio ci sono maglie gara autografate dai calciatori, kit personalizzati e biglietti per lo stadio del Sassuolo.

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Nazionale? "È stato molto emozionante, ero già stato chiamato in passato ma senza esordire. È stato bello ed inaspettato, se devo trovare un rammarico è che magari non ho avuto quella continuità che avrei voluto, ma vediamo, è ancora lunga" le sue parole.

Gian Marco ha fatto la gavetta: "La Serie A è la più difficile ma quando sei giovane e vai a giocare in Eccellenza, dal punto di vista mentale, non è semplice perché molti mollano e si siedono, è stata difficile dal punto di vista mentale perché non sai se arriverai o meno, la Serie A ovviamente è la più difficile dal punto di vista tecnico".

Alla domanda relativa al giocatore al quale si è ispirato da giovane ha affermato che si tratta di Alessandro Nesta, ex difensore di Lazio e di Milan e calciatore con cui condivide lo stesso numero di maglia: il 13. “Ci sono molto legato, anche se non l’ho indossato tutte le stagioni perché alcune volte era impegnato” ha commentato il capitano del Sassuolo.

Durante il suo percorso da calciatore professionista è stato allenato da diversi coach e tutti hanno contribuito alla sua crescita come difensore e come leader. Sara Piccinini ha chiesto a Ferrari di definire con poche parole alcuni di loro: Ivan Juric? “Un martello e un lavoratore accanito” Roberto De Zerbi? “Ambizioso” Alessio Dionisi? “Equilibrato” Nicola? "Umano". Ferrari ha parlato anche del suo ruolo da 'rigorista'? "In Serie c ne avevo calciati due, 100% di realizzazione, ma oggi lascio la palla a chi è più bravo di me ma se dovesse servire ci sono". Chi porto con me in un campeggio ai limiti della sopravvivenza? Direi nessuno ma forse Romagna, mi sembra quello più equilibrato e può avere lucidità di pensiero. Calcio estero? Mi è sempre piaciuta la Premier, ad oggi penso sia il campionato migliore, più intenso, da vedere".

Ferrari
Sezione: News / Data: Mar 21 marzo 2023 alle 12:51
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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