Oggi presso il Teatro Carani di Sassuolo è andato in scena il convegno “Generazione S con i giovani: dialoghiamo su sport, scuola e lavoro”. Sul palco è intervenuto anche Daniel Boloca, centrocampista del Sassuolo che ha raccontato la sua storia ai ragazzi presenti, lanciando un bel messaggio. Ecco le sue parole riprese per voi dall'inviato di SassuoloNews.net: “Sono partito dalle popolari, dal quartiere delle Maddalene a Chieri. Ho avuto il sogno come tutti i ragazzi di poter arrivare nel calcio professionistico. I miei genitori hanno fatto tanti sacrifici per me, arrivano dalla Romania, hanno fatto un percorso molto complicato e sono arrivati qui in Italia senza niente e si sono dovuti costruire da zero. Io sono partito dal Torino, ho fatto il mio primo anno nelle giovanili lì, poi ho fatto 6 anni bellissimi alla Juventus e dopo quell’esperienza sono passato al Chieri per poi fare la mia prima esperienza fuori casa in Slovacchia. Lì ho visto com’è la vita perché si vive in modo diverso, ci sono meno soldi rispetto all’Italia, ed è un Paese umile. Non conoscevo la lingua, facevo fatica a comunicare, ma tutti mi sono sempre stati a fianco per integrarmi al meglio e questo mi ha aiutato a formarmi come uomo e calciatore".

Ancora Boloca: "Poi sono passato nei dilettanti dove inizialmente non giocavo, andavo in tribuna, per demeriti miei. Io dò sempre una colpa a me per un passaggio difficile perché si è sempre responsabili, bisogna capire dove si sbaglia per migliorare. Mi mancava quella determinazione che poi ti permette di raggiungere certi traguardi, poi quando ho capito che serviva il duro lavoro, la dedizione, il miglioramento, sono riuscito a rendermi protagonista nei dilettanti e da lì ho fatto il salto tra i professionisti nel Frosinone grazie ad Angelozzi che ha creduto in me e da lì è iniziata la mia storia tra i pro. Ho fatto quei 3 anni dove sono riuscito a crescere come un calciatore, ho visto un mondo diverso rispetto a quello dei dilettanti, non ti fanno mancare niente e hai tutto a disposizione per migliorare. Io sono cresciuto come uomo e anche fisicamente perché le infrastrutture ti permettono di lavorare al meglio".

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Infine sull'arrivo a Sassuolo: "Vinto il campionato a Frosinone ho realizzato il mio sogno arrivando a Sassuolo e ringrazio la società per la grande opportunità. Non siamo purtroppo ripagando al meglio ma il mio obiettivo è quello di non mollare mai e realizzare il sogno di tutti quanti, che è quello di mantenere la categoria. Essendo partito dal basso, non vorrei ritornarci, so quanto è importante mantenere la categoria, ho sempre sognato di essere qua, sogno di restare il più a lungo possibile qui per dare il mio contributo e ripagare la società che ha creduto in me. La società ha fatto qualcosa di unico, io devo solo fare del mio meglio”.

Sezione: News / Data: Mer 15 maggio 2024 alle 14:18
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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