Basta la data, bastano quei pochi numeri 18/5/2013. C'è bisogno di aggiungere Sassuolo-Livorno? C'è bisogno di aggiungere Missirooooooooooliiiiiii. C'è bisogno di aggiungere l'espulsione di Berardi? C'è bisogno di aggiungere la folla neroverde al Braglia pronta per una storica festa? E Di Francesco? E la palla che non entrava? Capitan Magnanelli sempre sia lodato? C'è bisogno di aggiungere ancora il 18 maggio 2013? "E' stata strana perché noi siamo rimasti in 9, io espulso. Loro in 10. Abbiamo sofferto per tutta la partita e alla fine abbiamo trovato il gol con Missiroli, è stata una gioia immensa. E' stata un'annata difficile. Avevamo tanti punti di vantaggio sulla seconda, poi siamo arrivati alla fine con l'acqua alla gola, ma alla fine ce l'abbiamo fatta ed è stato incredibile regalare un'emozione del genere a questa città". Parole e musica di Domenico Berardi.

Il 18 maggio del 2013 è quella data che non ti scordi più. Resta impressa lì nella memoria di ogni singolo tifoso neroverde. Sono passati 8 anni ma sembra ieri. L'adrenalina che sale. La settimana di avvicinamento alla grande partita con il Livorno. Dentro o fuori. La paura. La maledizione della promozione in Serie A che non sembra voler arrivare. Il grande vantaggio dilapidato. Con una vittoria si sale. Se si perde c'è il rischio playoff. La tensione. Abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene. Una partita non per cardiopatici. Mille e mille emozioni. E poi la gioia più grande. Forse meno attesa. Quel passaggio in profondità. La corsa. L'uno contro uno. Missiroli. Missiroli. Missiroli. Occhi chiusi. La palla che bacia la traversa. Occhi chiusi. E' fuori. No. E' dentro. Occhi aperti. Boato. Serie A. Esultanza. Abbracci. Salti. Lacrime. Brividi. Storia. Io c'ero. Grazie a tutti.

Sezione: News / Data: Mar 18 maggio 2021 alle 11:29
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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