Francesco Palmieri, responsabile del Settore Giovanile Sassuolo, ha parlato in esclusiva a SassuoloNews.net analizzando il momento e l'annata del Sassuolo Primavera ma anche il cammino del Sassuolo U18 al Torneo di Viareggio che si è concluso agli ottavi di finale. Inevitabile poi un commento sulla chiamata con la prima squadra di mister Emiliano Bigica, timoniere della Primavera, e sui tanti giovani (vedi ad esempio Turati ancora di proprietà, ma anche i vari Ghion, Pierini, Raspadori, Mota Carvalho, ecc) che son passati nel settore giovanile neroverde che da oltre 8 anni è guidato con eccellenti risultati proprio da Palmieri ed è stato elogiato anche da Carnevali nella conferenza stampa di presentazione di Ballardini. Chiusura poi con una domanda legata anche al futuro. Ecco le dichiarazioni di Palmieri in esclusiva ai nostri microfoni.

Cominciamo dalla Primavera. Risultati altalenanti nelle ultime settimane ma un’ottima classifica con l’obiettivo playoff sempre a portata di mano…
"Peccato perché le ultime partite casalinghe ci hanno penalizzato, anche l'ultima contro l'Atalanta è stata penalizzante anche se non abbiamo fatto una gran bella partita, non mi è piaciuta, ma la squadra ha dei valori. Siamo sempre là nelle prime sei, sette posizioni e dobbiamo cercare di fare questo rush finale per bene, cercando di andare a fare per il secondo anno l'esecutivo di playoff. Sarebbe bello un po' per tutto il movimento anche perché la Primavera è di fatto la seconda squadra della società quindi sarebbe importante. Ovviamente non è semplice perché il campionato Primavera è durissimo, basti pensare a quello che sta succedendo nelle altre zone della classifica e questa è la dimostrazione che per fare risultati in Primavera devi avere dei giocatori, dei ragazzi che siano qualitativamente buoni. Noi in questi anni penso che abbiamo messo evidenza tanti ragazzi, qualcuno è qui, altri sono in giro altrove, qualcuno non è più nostro".

A proposito di ragazzi, è rientrato in gruppo Abubakar: ci spiega cosa è successo con lui?
"Salim è un capitale della società. È un fuoriquota e se devo essere sincero non pensavo nemmeno di utilizzarlo per un semplice motivo, perché è giusto dare spazio anche a quelli più giovani però al tempo stesso lui è un ragazzino che ha delle qualità e che qui ha fatto un percorso importante e merita un'occasione. È un ragazzo che ha delle qualità ed è un peccato che non sia riuscito a trovare squadra durante il mercato per tanti disguidi che si sono succeduti però è un ragazzino che ha fatto tutta la trafila, è stato importante negli anni e penso che possa essere giusto dare un aiuto a questo ragazzo in questo momento di difficoltà. Poi vorrei che giocassero i più giovani, anche per una questione di proiezione al futuro, come è corretto che sia".

Per la Primavera quella precedente non è stata una settimana come le altre con Bigica che ha guidato la prima squadra contro il Napoli e ha risposto presente alla chiamata della prima squadra...
"Secondo me è stato bravissimo il nostro amministratore Giovanni Carnavali il quale ha sottolineato che era già tutto programmato. Bigica, essendo un tesserato della società, è stato a disposizione della società per quei 3-4 giorni, non è stato bocciato o non sarebbe stato promosso se avesse vinto la partita. Era una cosa momentanea per cui ha avuto un'occasione di avere visibilità, ci ha messo massimo impegno, ha contribuito in 3-4 giorni a dare una mano alla società in un momento di difficoltà e di questo vi vado dato atto a lui e al suo vice Francioso, ma si sapeva quello che doveva fare già in partenza, ha sempre saputo che c'erano delle altre idee in un momento di grandissima difficoltà per la società, per la squadra. Devo ringraziare anche Carnevali perché è stato correttissimo a dire determinate cose qualche giorno fa nella presentazione di Ballardini, ovvero che era una cosa che era stata già preventivata, il nostro amministratore ha detto tutto e io non posso far altro che confermare quello che ha detto lui anzi lo ringrazio perché come sempre ha detto delle cose corrette, perché ho letto anche che sembrava una bocciatura ma Emiliano ha dato una mano in quei giorni in cui c'era bisogno, ha risposto presente ma sapeva benissimo qual era il suo ruolo in questo contesto. Lui sta facendo un buon lavoro con la Primavera, un lavoro apprezzato da tutti. Sono felice perché l'ho portato qua 4 anni fa e lui con Francioso stanno facendo un buon lavoro, anche visti i tanti giocatori che sono passati sotto lui e il suo staff e mi fa piacere vederne tanti calcare campi importanti".

Uno di questi è stato Kumi che ha esordito con il Napoli...
"Ha fatto un bel percorso con noi. Mi dispiace che sia fatto male nel corso dell'ultima partita ma Kumi ha fatto un bel percorso con noi, è un giocatore che ha delle qualità come ne hanno tanti, poi torniamo sempre al solito discorso: bisogna capire quanto ci si vuol credere e come ci si vuol credere nei giovani, altrimenti diventa solo una perdita di tempo".

A proposito di giocatori passati di qua, sabato al Mapei Stadium è tornato Turati da avversario (ma è in prestito) e sabato sera un ex neroverde come Mota Carvalho ha segnato un gol strepitoso contro il Genoa e sta facendo benissimo nel Monza...
"Turati è del Sassuolo, quest'anno sta giocando in Serie A, e anche quella è un'altra grande vittoria del Settore Giovanile. Quando l'ho preso giocava nell'Under 17 del Renate e ha fatto un gran percorso, ha grandi qualità e sono sicuro che giocherà ad alti livelli per tanti anni. Mota? È un altro ragazzo di quelli forti che è passato di qua. Io l'avevo portato in primavera in un momento di difficoltà, era nel trio d'attacco con Kolaj e Raspadori. Kolaj ora è un momento di difficoltà perché gioca in Serie C ma ha un talento incredibile. Io sapevo delle qualità di Dany Mota Carvaio, sono contento per lui perché ero convinto che potesse diventare un giocatore di buonissimo livello, che ha forza delle gambe. È un giocatore forte però purtroppo a volte si fanno delle scelte, ma ce ne sono diversi dei nostri che stanno facendo bene, chissà se un giorno potranno rientrare, e me lo auguro per il Sassuolo. Come continuo a dire da tempo sarebbe bello vedere almeno un giovane in attacco. Anche quando vedo le partite di Serie B, Serie C vedere tanti ragazzi che sono passati di qua, è la soddisfazione più grande per chi fa il mio lavoro".

Ben 11 giocatori del Settore Giovanile Sassuolo convocati in nazionale. Immagino sia una grande orgoglio…
"Sì, è motivo di soddisfazione. Stiamo facendo le cose in base ai parametri che abbiamo. È chiaro che vorrei fare anche io molto di più, mi piacerebbe, ma questo è un contesto non semplice perché non abbiamo grande territorio. C'è tanto da fare, ci deve essere l'attenzione giusta, e poi la gratificazione deve essere quella di vedere qualcuno in pianta stabile con la prima squadra (vedi come accaduto con Erlic, Raspadori, ndr). Dobbiamo prestare grande attenzione al materiale che abbiamo noi, se ci si crede. I giovani ci sono, la differenza sta sempre nel crederci e nel non crederci, è sempre quella, perché di fenomeni veri ce ne sono pochi, poi ci sono i bravi giocatori e poi ci sono quelli che bisogna aiutare facendo un percorso".

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Quest’anno purtroppo non è arrivato il terzo successo consecutivo al Viareggio ma che percorso è stato quello dell’Under 18?
"Non hanno fatto un grande torneo di Viareggio, quest'anno è stato ancor più complicato per via delle strutture e dei campi. È sempre una manifestazione che dà grandi disabilità ma spero si possa migliorare in breve tempo. Noi con quell'annata abbiamo delle problematiche che siamo sicuri di conoscere bene e sapevamo di poter fare discretamente bene e non di essere competitivi come negli anni in cui abbiamo vinto, ma se penso a chi partecipava al primo Viareggio vinto, la squadra da chi era composta, ora tanti fanno i giocatori veri e dobbiamo essere contenti e orgogliosi di questo, e nelle altre due annate abbiamo altri ragazzi che stanno facendo dei percorsi importanti".

Direttore lei ha mai avuto, da quando è a Sassuolo, qualche altra tentazione? E come vede il suo futuro?
"È inutile nascondersi, più che tentazioni ho avuto possibilità e opportunità ma sono sempre rimasto qua per tanti motivi. È chiaro che come tutti quanti sono ambizioso e vorrei essere ambizioso anche perché non sono più ragazzino, ho 56 anni e mezzo, non sono più ragazzino. Faccio il dirigente da tanti anni, è normale che sia ambizioso. Di opportunità ne ho avute, anche nel calcio dei grandi, ma sono rimasto qua perché sono un uomo di parola e ho sempre tenuto fede alla parola data perché io le promesse le mangengo. Ho sempre avuto un comportamento di un certo tipo, vediamo adesso cosa succederà in futuro perché tutto è possibile nella vita. È chiaro che anche io voglio fare perché non voglio partecipare, voglio fare, voglio sbagliare, voglio mettermi alla prova come tutti gli anni mi metto alla prova qua, ma vorrei mettermi alla prova sempre, di sicuro per migliorare perché partecipare non fa per me. Non sono uno che ama fare lo statale, io sono un competitivo da sempre e voglio sicuramente alzare l'asticella in tutti gli impegni. Penso e spero che il futuro sia produttivo. A me interessa solamente lavorare e darmi da fare, mi interessa fare però molte volte per fare ti devono far fare. Mi sono sempre assunto le responsabilità, il calcio lo conosco, mi conosco tutti nel mondo del calcio, e mi piacerebbe fare. Ad oggi sono molto contento di quello che è stato fatto in questi lunghi anni, penso di aver dato un contributo importante e devo sempre ringraziare tutti quelli che hanno lavorato con me in questi anni in un contesto che non è semplice anche a livello giovanile".

Sezione: Esclusive / Data: Mer 13 marzo 2024 alle 13:26
Autore: Antonio Parrotto / Twitter: @AntonioParr8
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