Diciotto gol in campionato più uno in Coppa Italia: questi i numeri straordinari di Flavio Russo che spera di trascinare a suon di gol il Sassuolo Primavera alla seconda storica qualificazione ai playoff del campionato Primavera 1. La redazione di SassuoloNews.net ha intervistato in esclusiva Alessandro Cicchetti, agente della Football Capital ed ex calciatore fra le altre di Casarano, Catania e Fidelis Andria, che cura gli interessi del giovane bomber classe 2004, per fare il punto della situazione tra presente e futuro.

Cominciamo dall'annata della Primavera. Risultati altalenanti nelle ultime settimane ma un’ottima classifica con l’obiettivo playoff sempre a portata di mano. Ce la faranno i neroverdi a bissare il risultato straordinario di un anno fa?
"Io credo che possa farcela. Il campionato è molto equilibrato, tante squadre perdono punti, anche nell'ultimo turno nonostante la sconfitta per il Sassuolo è cambiato poco e credo che i neroverdi possano riuscire a fare i playoff".

Squadra trascinata dai gol di Flavio, ben 18 gol in campionato, le ultime due vittorie con Monza e Bologna sono arrivate grazie ai suoi gol. Insomma, sempre più decisivo...
"Flavio è un prototipo: è chiaro che lui è un attaccante e se non fa gol come tutti gli attaccanti è scazzato ma per come io vedo il calcio a me è piaciuto di più a Empoli che con il Bologna. Uno pensa: ma cosa dici? A Empoli non ha fatto gol e col Bologna ha fatto tripletta. In Toscana la squadra è rimasta in 10 dopo nemmeno 5 minuti, lui ha fatto reparto, si è impegnato, ha corso, e a me è piaciuto tantissimo. Ovviamente con il Bologna chapeau, quando fai tre gol...ma contro l'Empoli mi è piaciuto tantissimo perché ha lavorato per la squadra. I gol poi vengono da soli perché sono frutti di una filosofia, di una mentalità, del fatto che lui, coordinato con la società, una volta a settimana fa doppi allenamenti e non si tira indietro, lo fa con felicità e spesso anche quando non c'è allenamento la mattina si va ad allenare e il frutto è che arrivi poi a 18 gol contro i 13 dell'altro anno. Nulla nasce per caso. Ha fatto 18 gol, è aiutato dai compagni che lo cercano, va tutto bene, è un bravissimo ragazzo, anche fuori dal campo fa una vita professionale. Flavio è un ragazzo molto serio e sa che il suo percorso è delineato da una determinata vita e lui è professionista dentro e fuori dal campo".

Quanto è stato importante mister Bigica nella sua crescita e che rapporto ha con lui?
"Da quello che mi racconta lui ha un rapporto incredibile con il mister ma Bigica è una persona perbene, una persona vera, sia quando deve consigli sia quando deve rimproverare qualcuno, ma con tutti, è una persona che non ha schemi ed è molto equilibrata. Dal mio punto di vista poi è anche molto bravo. Rispetto alla stagione passata Flavio ha avuto dei miglioramenti che si vedono poi anche coi numeri, frutto del suo lavoro, del lavoro dell'allenatore e del direttore Palmieri perché è molto presente, dispensa sempre consigli, è tutta una macchina che poi ti porta inevitabilmente a migliorarti".

Da ex bomber il direttore Palmieri...
"Anche con Mino Francioso, un altro bomber vero".

Una grande coppia in campo che si è ricomposta poi a Sassuolo...
"Sì, chi in un modo e chi nell'altro, sono due figure che lo aiutano tanto nella crescita".

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Ovviamente Russo è ancora molto giovane e ha margini di miglioramento ma se dovessi scegliere una caratteristica specifica dove deve ancora crescere secondo te qual è?
"La perfezione non esiste! Anche al top di quelle che possono essere le tue qualità bisogna lavorare per far sì che il top diventi l'extra-top. Lui deve solo pensare a lavorare come sta facendo, continuare con questa serietà, con questa abnegazione. Come dicevo prima, il fatto che lui si svegli al mattino e vada a lavorare individualmente alle 10 al campo, mangi al convitto, poi vada a fare l'allenamento con la squadra, e lavorare perché poi ti porta a crescere. Lui è migliorato sulla progressione palla, sul terzo tempo di testa, dentro l'area si muove benissimo e sta migliorando anche questo aspetto. Quest'anno gli è servito tantissimo per andare a migliorare i suoi pregi e per andare a migliorare delle cose su cui lui sa che doveva lavorare".

Flavio ora è uno dei più grandi in squadra, l’anno scorso ha provato la felicità per la qualificazione ai playoff e anche la delusione per quella partita con il Lecce, dove segnò il gol dell’illusione. Che momenti sono stati quelli?
"Flavio è un ragazzo molto ermetico che però è molto determinato ed è una persona che va avanti. È stata naturalmente una grossa delusione ma non un fardello che non poteva togliersi di dosso. Chiaramente quest'anno ha avuto delle possibilità per andare a giocare nei professionisti ma insieme al ragazzo e alla società abbiamo deciso di completare questo percorso di crescita qui a Sassuolo ma non ha lasciato strascichi".

Mi racconti la genesi del suo trasferimento a Sassuolo? È arrivato dal fallimento del Catania…
"Il ragazzo nella stagione del fallimento del Catania ha fatto benissimo nella Berretti dei rossoazzurri. Ha avuto la capacità e la fortuna a 17 anni di fare 5 presenze a Catania in Lega Pro e chiaramente è stato oggetto del desiderio di tante società, poi noi insieme alla persona con la quale io lavoro che è Fabio Graziani e insieme alla famiglia del ragazzo ci siamo seduti e abbiamo valutato la possibilità migliore per noi e senza ombre di dubbio è stato il Sassuolo e a oggi ci sta dando le risposte che pensavamo ci dovesse dare".

Restando in tema di trasferimenti. So che è presto ma l’anno prossimo ci sarà il salto tra i grandi. L’eventuale retrocessione in B del Sassuolo cambierebbe gli scenari?
"Dobbiamo aspettare. La speranza di tutti, anche di Flavio, è che la prima squadra si salvi. Io non conosco queste dinamiche societarie, dobbiamo aspettare che finisca la stagione del Settore Giovanile e della prima squadra, poi avremo modo di sederci per capire qual è la situazione migliore per il ragazzo, come abbiamo già fatto l'anno passato, quando il ragazzo aveva delle opportunità per andare a giocare con i grandi, sia in B che in C. La speranza è che il Sassuolo riesca a ottenere questa salvezza e poi insieme alla società valuteremo il da farsi, è chiaro che l'anno prossimo deve andare a giocare con i grandi: è pronto e poi deve, anche come fascia d'età".

Converrebbe di più restare eventualmente a Sassuolo per fare la riserva in B o magari anche in A o andare a giocare altrove con continuità?
"Intanto speriamo che il Sassuolo non retroceda e che riesca a fare questi 7 punti nelle prossime 3 partite che potrebbero aiutarlo a salvarsi. Bisogna capire qual è il progetto tecnico del Sassuolo, a oggi non posso dare delle risposte certe su questo. Noi stiamo lavorando e stiamo cercando di determinare il suo percorso, vediamo cosa succederà, ma è assodato che lui a fine anno andrà a giocare tra i grandi. Poi non so se con il Sassuolo in Serie A lo voglia confermare o altro, non abbiamo affrontato questi argomenti a oggi, ma noi come gruppo di lavoro stiamo lavorando per far sì che lui l'anno prossimo si confronti con i grandi perché è arrivato il momento".

Si ringrazia Alessandro Cicchetti per la cortesia e la disponibilità dimostrate nel corso di questa intervista

Sezione: Esclusive / Data: Ven 10 maggio 2024 alle 11:05
Autore: Antonio Parrotto
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