Simone Zaza, attaccante del Torino, si prepara a sfidare il Sassuolo. L’attaccante ha vissuto i suoi migliori anni in neroverde: tornerà in estate?

Simone Zaza ha vissuto i suoi migliori anni calcistici a Sassuolo. Con i neroverdi ha debuttato in serie A e si è affermato come promettente bomber (20 reti in due campionati) già in grado, poco più che ventenne, di reggere il livello di una Juventus e anche della Nazionale, dove è approdato nel 2014, chiamato da Antonio Conte, in conseguenza delle belle cose fatte in Emilia. L’attaccante del Torino sfiderà il Sassuolo proprio domenica prossima nel lunch match della 36esima giornata di campionato. I tifosi del Toro avrebbero voluto vedere il ‘vero’ Zaza, quello di Sassuolo, che probabilmente a Torino non si è visto. Il campionato sta per finire e il bottino recita solo tre gol: due al Chievo (andata e ritorno) e l’altra al Cagliari, in assenza di Belotti (squalificato) e quindi in presenza di maggiori responsabilità sulle sue spalle. Condizione emotiva che deve averlo offuscato al momento di quella protesta insistita con l’arbitro, sul prezioso 1-0 contro il Cagliari.

L’attaccante potrebbe ripartire dal 1′ minuto nella sfida contro la sua ex squadra. Domenica questo passato da bomber di rango riaffiorerà nella mente di Zaza incrociando magari Berardi, con il quale nel biennio trascorso assieme formò una magnifica coppia-gol: 9+11 per Simone, 16+15 per Domenico. Nessuno dei due è stato così prolifico in seguito. Da tener presente che la prima stagione, 2013-14, coincide con la prima partecipazione del Sassuolo (guidato da Di Francesco) alla serie A. La salvezza in quel campionato d’esordio arrvò in extremis, Però Zaza firmò la prima rete neroverde in A (al Livorno, 1-4) e quella che fruttò il primo punto (a Napoli, 1-1).

Scrive La Gazzetta dello Sport, al club emiliano Zaza ci era arrivato dalla Juventus che lo aveva acquistato dalla Samp (3,6 milioni) in conseguenza dell’eccezionale campionato disputato in serie B con addosso un’altra maglia bianconera (Ascoli: 18 reti in 35 presenze). Juve e Sassuolo si accordano per una comproprietà da 2,5 milioni pagabili in tre anni. Simone debutta in serie A, guarda caso, al Grande Torino (2-0). Al termine della stagione il Sassuolo lo riscatta dalla Juve per 7,5 milioni pagabili in tre anni, i bianconeri ottengono però il diritto di recompra esercitabile entro il 30 giugno 2015 a 15 milioni oppure l’anno dopo pagandone 18. La Juve fa valere la prima opzione. Poi le esperienze con West Ham e Valencia e infine il ritorno in Italia. Cairo dovrà versare 14 milioni per riscattarlo, cioè il massimo investimento sul mercato della sua gestione, ma a fine stagione potrebbe fare le valigie. E attenzione al Sassuolo…

Sezione: Non solo Sasol / Data: Ven 10 maggio 2019 alle 16:17
Autore: SN Redazione
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