Bocciata l'idea delle partite nei mesi di giugno e luglio alle 16.30, la Serie A pensa alla ripartenza. Nel Consiglio di Lega di ieri si è parlato anche degli orari ma i giocatori hanno detto no alle 16.30, orario proposto dalla Lega, mentre era arrivato l’ok per le altre due fasce alle 18.45 e alle 21. Gli obblighi televisivi, si legge sul quotidiano, impongono i tre slot orari e per questo motivo non sarà semplice trovare una soluzione che soddisfi tutte le parti in causa e non penalizzi troppo gli spettatori.

Calcagno, vicepresidente dell’AIC, ha aperto la questione: "No a partite prima delle 18.15" la richiesta del vice di Tommasi con la contestuale cancellazione dell’ipotesi della partita alle 16.30. Accogliendo parzialmente la richiesta, lo schema previsto dall’ufficio milanese prevede tre orari: la prima alle 17, la seconda alle 19.15 e la terza alle 21.30 che significa chiudere la serata dopo le 23. Torneremo alle notti magiche di Italia ’90 ma non mancano gli ostacoli a sorpresa. Secondo il Corriere dello Sport, si è pensato di spostare in avanti di mezzora gli orari di inizio, che dunque sarebbero 17, 19.15 e 21.30. L’Assocalciatori ne discuterà oggi, ed in attesa del decisivo summit di domani, con i rappresentanti delle squadre di Serie A ma a priori non sembra contenta di questa formula. Anche perché pure la gara delle 21.30 crea problemi organizzativi soprattutto per quanto riguarda i rientri a casa a tarda notte.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 27 maggio 2020 alle 18:34
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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