Il 21 agosto riparte la Serie A. Gli stadi riapriranno in zona bianca con una soglia del 50% della capienza ma i club hanno fatto capire che con le nuove regole non è possibile raggiungere quella soglia. Al momento non è stato rimosso il vincolo del metro di distanza obbligatorio fra un posto e l'altro, che di fatto ridurrebbe la capienza della grande maggioranza degli stadi a non più del 25-30% di quella totale. I dati della Lega riportati da La Repubblica parlano di danni diretti (botteghino e abbonamenti da rimborsare) per 108,2 milioni di euro. Nel 2020/2021 le mancate entrate da stadio hanno pesato sulle casse dei club per 317,9 milioni. Nel biennio, quindi, gli stadi chiusi sono costati alla Serie A 426,1 milioni a cui si aggiungono il calo dei ricavi commerciali e gli sconti chiesti da sponsor e televisioni. 

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Secondo le proiezioni della Lega di Serie A, ogni giornata del prossimo campionato potrebbe portare nelle casse dei club 9 milioni, per un incasso potenziale di 342 milioni. L'apertura parziale degli stadi, al 50%, lascerebbe fuori dal Mapei Stadium, ad esempio, oltre 11mila spettatori potenziali, perché la capienza è di quasi 24 mila spettatori (ma il Sassuolo in media ha 7mila abbonati e 10-11 mila paganti quindi potrebbe anche non avere grosse perdite con apertura del 50% 'vera'). Nel caso dell'Inter, la squadra che attrae più tifosi in Italia dati alla mano, a fronte di un'affluenza media stagionale di 61.419 tifosi, i posti disponibili sarebbero 39.138, la metà dei 78.275 seggiolini del Meazza. Per contro ci sono squadre che storicamente faticano a riempire il proprio stadio per metà, se non nelle gare di cartello. È il caso dell'Hellas Verona, che due stagioni fa in Serie B aveva una media di 10.574 tifosi su 31.045 posti. O del Napoli che, nonostante risultati sportivi brillanti, riempiva meno di tre quinti dell'ex San Paolo, oggi stadio Maradona: 29.003 posti occupati in media su 54.726 disponibili. Sono simili i dati di affluenza di Genoa e Sampdoria al Ferraris, e quelli del Bologna al Dall'Ara.

In Italia le entrate da stadio aiutano i bilanci delle società calcistiche meno che in altri campionati. L'incidenza sulle varie squadre è decisamente differente. Per l'Inter, sull'incidenza dei guadagni, siamo sul 17-18%. Per il Sassuolo siamo sul 4% (3,2 milioni nel 2019), cosa che spiega come le difficoltà per alcune siano molto minori che per altre ma comunque importanti. Nella classifica europea di incassi da stadio, dominata nell'ordine da Barcellona e Real Madrid, la prima squadra italiana è la Juventus, al decimo posto. Secondo i dati di Deloitte, elaborati da Calcio e Finanza, nella stagione sportiva 2018/2019 l'Allianz Stadium, pur con una capienza di appena 41.507 posti, ha fruttato al club bianconero 66 milioni. Molti meno dei 159 incassati dai blaugrana di Catalogna, ma tanti di più rispetto ai 51 dell'Inter (15esima nel ranking europeo per ricavi da stadio) e ai 34 del Milan (17esimo), che pure hanno uno stadio più grande.

Sezione: Non solo Sasol / Data: Lun 02 agosto 2021 alle 17:48
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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