Giuseppe Iachini, ex allenatore del Sassuolo ha parlato a Radio Sportiva, dicendo la sua sulla cessione di Hamed Junior Traore, giocatore allenato dal tecnico nella sua esperienza ad Empoli. Ecco le sue parole: "Traorè mi ha dato subito un'ottima impressione: l'ho fatto giocare titolare fin da subito, anche se aveva soltanto 18 anni. Ha grandi doti di personalità e il Sassuolo ha preso un ottimo giocatore". E i bianconeri sono alla finestra, in attesa di valutare un suo futuro a Torino.

Il tecnico ha parlato anche al Corriere dello Sport analizzando i possibili cambiamenti di ruolo per un giocatore.

Iachini, apriamo il suo... laboratorio e ci parli delle sue trasformazioni tattiche.
"La prima che mi viene in mente è quella di Campagnaro: a Piacenza faceva l'esterno alto di centrocampo e l'ho spostato centrale difensivo. Credo che sia stata la fortuna di Hugo perché è arrivato a giocare nel Napoli e nell'Inter dimostrando un notevole potenziale".

Altri esempi?
"Eder a Brescia agiva da esterno offensivo e l' ho portato più vicino alla porta facendogli ricoprire il ruolo di prima punta. Dybala a Palermo l' ho voluto centravanti e non trequartista; Politano e Berardi, che a Sassuolo prima di me facevano gli esterni, hanno giocato spesso da seconda e a volte anche prima punta. E poi Sensi, che da mezzala ho portato davanti alla difesa, e Bennacer, che da trequartista a Empoli è diventato regista basso".

Cosa ci vuole per cambiare ruolo a un calciatore?
"Bisogna saper leggere la capacità dei singoli di interpretare un altro ruolo e poi, appurata questa attitudine, è necessario lavorarci sopra. Ogni ruolo ha la sua impostazione e le sue caratteristiche; per questo dico che non c' è un vademecum. Se arretri o avanzi la posizione di un calciatore, cambia il modo di ricevere la palla e di verticalizzare in fase di possesso, ma c' è un lavoro importante da svolgere anche in fase di non possesso".

E il lavoro psicologico?
"E' determinante coinvolgere il giocatore in questo percorso di cambiamento, sia sotto il profilo del dialogo sia delle motivazioni. Il lavoro in campo è importante. Il giocatore rende se capisce che il nuovo ruolo può giovare alla carriera ma non è il solo: perché un elemento renda in un ruolo nuovo, deve essere convinto che la nuova posizione può consentirgli una crescita professionale".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Mer 17 luglio 2019 alle 21:06
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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