Kevin Prince Boateng, calciatore della Fiorentina, ha parlato a La Nazione, raccontando la sua esperienza a Firenze ma anche i suoi trascorsi. Il giocatore ha parlato del suo addio al Sassuolo e dell'avventura al Barcellona. Ecco le sue parole.

Parliamo un po' di lei...
"Io sono qui anche per merito di Melissa, potrei dire anche soprattutto, visto che a Firenze e nella Fiorentina mi trovo benissimo".

E' stata lei a decidere?
"Ha avuto una voce importante in capitolo. E' innamorata della città, la conosce bene, ha fatto il tifo per questa soluzione".

Tutto ok quindi fra voi.
"Non date retta a quello che scrivono".

Melissa verrà allo stadio?
"Di sicuro, mi fa bene sapere che lei viene a vedermi. E credo farà bene a tutto lo stadio".

A gennaio la chiamò il Barcellona: rimase sorpreso?
"Quando giochi nel Sassuolo e ti cerca il Barcellona non puoi non restare stupito. Nello stesso tempo provai orgoglio e soddisfazione, era un riconoscimento per il mio lavoro".

Che esperienza è stata?
"Ho cercato di imparare da tutti quei campioni. Gente fortissima e Messi un marziano. Ho avuto poco spazio, ma lo sapevo".

Qui a Firenze sarà diverso.
"Lo spero, ho 32 anni e mi sento bene. Giocare come 'falso nueve' mi piace, mi sono specializzato dopo anni in cui ero considerato un jolly. Prima era un vantaggio, ogni volta cambiavo ruolo e gli altri non sapevano come prendermi. Poi però ho pagato le conseguenze".

Perché?
"Nessuno sa che dopo il Milan ho avuto l'opportunità di andare allo United, ma Ferguson poi si chiese: in che ruolo lo faccio giocare questo? Sapevo fare troppe cose, ma per lui nessuna in modo preciso. Il trasferimento sfumò".

Avete un inizio micidiale: Napoli, Juve, Atalanta, Milan.
"Per fortuna".

Prego?
"Per fortuna che giochiamo subito con le più forti. Stadio pieno, giocatori svegli, adrenalina a mille. E se magari battiamo il Napoli? Chi lo sa. E noi ci sentiamo pronti".

Sezione: Non solo Sasol / Data: Sab 17 agosto 2019 alle 14:57
Autore: Redazione SN / Twitter: @sassuolonews
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