Serie A, quando la ripresa? L'UEFA ha individuato 7 possibili calendari: gli scenari

Quando riparte la Serie A? In un momento di particolare emergenza è anche giusto svagarsi un po' e tornare a pensare a quel pallone che ha regalato tante piccole emozioni agli sportivi appassionati. Domenica le coppe e mercoledì di campionato sarebbe possibile? sì. L’obiettivo è salvare tutti i campionati. Ma l’UEFA dopo l'Europeo non vuole rinunciare alle sue coppe e cercherà in tutti i modi di giocare integralmente la Champions e l’Europa League. Chi soffrirà di più delle ristrettezze del calendario è l’Italia che ha 12 giornate da giocare più recuperi, 9 per Premier e Bundesliga soltanto 9. Senza parlare di coppe nazionali e in tutto questo qualche insoddisfazione sul fronte italiano sta emergendo.

L’UEFA ha intanto individuato 7 possibili calendarii: dall'ottimista al pessimista con l'obiettivo di finire il 30 giugno. La finale di Europa League il 24 giugno a Danzica mentre quella Champions il 27 giugno a Istanbul. Con 2 piani-B virtualmente pronti: da Wembley a Roma alcune città sarebbero.pronte a ospitare la fase finale di questa stagione.

La data più ottimistica prevede l’inizio il 14 aprile: ci sarebbero 10 domeniche e 9 mercoledì liberi. La seconda farebbe partire tutto il 28 aprile, con 8 weekend e 9 metà settimana. In entrambi i casi, coppe concluse integralmente.Date  ottimistiche vista la situazione in Europa. Le altre 5 date potenziali prevedono  cambi di formula che la commissione studierà da subito, tra “final four”, gare secche eccetera. Sono il 5, 12, 19 e 26 maggio e il 13 giugno. Più tardi si parte, meno date disponibili ci sono. Dal 5 maggio, le coppe saranno gradualmente “compresse”, fino a immaginare solo tre gare di 90’. In teoria, sarebbe facile ipotizzare un’ottava opzione: quella di non giocare. Perché il virus ci ha assediato e non riusciamo a recuperare in tempo. Ma oggi si confida in una “ripresa”.

I principi di queste coppe al tempo del corona sono nella risoluzione finale, firmata congiuntamente da tutti: Ceferin (UEFA), Agnelli (Eca), Olsson (Leghe) e Barnes (Fifpro). Secondo il presidente Eca, Andrea Agnelli, "è la testimonianza di unità e collaborazione dei dirigenti nel prendere decisioni nell’interesse del gioco". Per Alberto Colombo, segretario Leghe, "gli accordi sulla flessibilità delle date permetterà a leghe e UEFA di concludere i tornei in caso di miglioramento sanitario»". A riferirlo è La Gazzetta dello Sport.